Nell’Anno dei Cammini arriva la sesta edizione del Festival europeo Via Francigena Collective Project 2016: “Festival dei Cammini”, promosso dall’Associazione Civita e dall’Associazione Europea delle Vie Francigene
In linea con l’Anno dei Cammini è anche la sesta edizione del Festival europeo Via Francigena Collective Project 2016: “Festival dei Cammini”, promosso dall’Associazione Civita e dall’Associazione Europea delle Vie Francigene e patrocinato dal Mibact e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Un Festival nato “5 anni fa, senza risorse, con 30 eventi: oggi ne conta 729 e continuano a crescere da Gerusalemme a Canterbury”, dice a Labitalia Sandro Polci, architetto, direttore dell’iniziativa realizzata con il contributo di Regione Toscana, Regione Lombardia e Novasol, oltre che con il supporto del progetto europeo “Europe to Turkey on Foot”, cofinanziato dall’Ue e dalla Repubblica di Turchia. “Un segno -spiega Polci- che la condivisione e la sharing economy hanno questo piccolo (ma neanche troppo piccolo) modello applicativo: insieme è meglio”.
La via Francigena, dice ancora Polci “era la grande via internazionale che conduceva in Italia e attraverso l’Italia in Terra Santa. Quello che oggi rimane, dopo tante mutazioni storiche e dopo tanto parlare di Europa (e non sempre nei termini che meriterebbe) è il fatto che la via Francigena è il ‘sistema nervoso’ che ha innervato nei secoli i nostri territori, rendendoli molto più coesi, e rendendoli molto più capaci di scambi economici, commerciali, sociali. E’ stata anche una via di guerra, ma è stata innanzitutto una via di cultura condivisa. E questo è quello che oggi ci interessa sottolineare, la vera forza di questa via”.
Gli eventi del Festival della via Francigena, partito il primo luglio e che terminerà il 20 novembre, sono moltissimi. L’elenco completo è su www.festival.vie francigene.org. “Chi visita il sito -ricorda Polci- trova tre tasti: quando, che cosa, dove. Chi cammina o ha intenzione di camminare, cliccandoci sopra può scoprire quello che vuole incrociare dopo una giornata di cammino: musica classica o la presentazione di un libro o la celebrazione di un cibo. Ma non quello ‘stellato’ -avverte- ma quello che nasce dal territorio, che si vede crescere camminando, che si vede lavorare e preparare”.
Per il 20 novembre, annuncia Polci “ultimo giorno del Giubileo della misericordia e anche del Festival, abbiamo ottenuto dalla Provincia di Siena la disponibilità degli ostelli per ricevere gratuitamente i viandanti: il Festival si chiude così con l’ultimo atto di condivisione, la misericordia”.
Tra gli eventi della seconda metà di luglio, ci sono “Il Mondo di Federico II” a Castel Lagopesole (Pz, ), o ‘In Cammino lungo la Via Francigena in completa libertà’, da Viterbo a Roma in 5 giorni e 4 notti con ospitalità in ostelli o le “Camminate gioachimite”, percorso che parte dalla casa natale dell’abate Gioacchino, nel comune di Celico e giunge a San Giovanni in Fiore, dove il “calabrese di spirito profetico dotato” riposa.
“C’è chi dice che la saggezza cammina a 5 km all’ora -ricorda Polci-. E fare la via Francigena in alcune parti o nella sua interezza permette di perdere quella dimensione del tempo e dello spostamento che cancella la vera emozione e la capacità di riflessione”. Per questo “non ha senso chiedere se uno è credente o no -osserva Polci-: quello che unisce le persone è una volontà di un appagamento spirituale, declinato da molti in senso religioso, ma anche, da molti, in senso culturale e ambientale”.
“Crediamo molto nello strumento festival”, sottolinea l’architetto perché “la via Francigena non è un’infrastruttura, è un metro e mezzo di terra battuta che permette dopo una pioggia di camminare dignitosamente e poco di più. E ha bisogno di emozione: chi cammina cerca sì la rete dei servizi, la sicurezza, la conoscenza, ma soprattutto dà corpo a quella curiosità mista a inquietudine che porta una persona da solo o insieme ad altri a praticare fino in fondo un cammino a passo lento”. Insomma, conclude Polci “non esiste la religione del cammino: esiste la scelta personale di come misurarsi nel cammino”. (ADNKRONOS)