Il presidente dei Giovani di Ance Calabria ha poi parlato del nuovo Codice degli Appalti, “dalla cui applicazione e ancora derivano problemi e incertezze, come dimostrano i dati del Cresme laddove emerge una frenata delle gare. Il nostro auspicio è che le stazioni appaltanti entrino a regime nel più breve tempo possibile, altrimenti potremmo andare incontro a nuove e pesantissime conseguenze”. Sul fronte della rigenerazione urbana, inoltre, Foti ha ribadito che “ancora c’è moto da fare, specie in relazione alle nuove città metropolitane. Tutto passa dalla consapevolezza che oggi il ruolo dell’edilizia si deve trasformare. Oggi gli imprenditori edili non devono costruire città più grandi. Devono costruire città migliori. Più vivibili e più efficienti, riqualificando e rigenerando gli spazi urbani”. Le risorse ci sono, ha spiegato il presidente dei giovani imprenditori edili, “si pensi alla grande partita dei fondi strutturali. La programmazione comunitaria e nazionale prevede somme ingentissime per mettere in sicurezza il territorio, per migliorarlo, per abbellirlo. Solo nella mia regione, la Calabria, il nuovo POR prevede risorse per oltre 2,3 miliardi di euro. E c’è poi la partita dei Patti per la Calabria e per la Città metropolitana di Reggio, altre importanti risorse che sono immediatamente spendibili. Sono nelle mani delle classi politiche locali – ha concluso Foti – che devono dimostrare lungimiranza e intelligenza. Noi giovani costruttori non vogliamo solo lavoro per le nostre aziende, vogliamo sentirci protagonisti di un progetto complessivo di riqualificazione delle città ed essere parte integrante della classe dirigente del nostro territorio”.
Giovani Ance Mezzogiorno, Foti: “questione meridionale ancora aperta, puntare su infrastrutture e rigenerazione urbana”
StrettoWeb