Attacco di Tonino Genovese sui servizi sociali: “I tagli dell’Amministrazione dimostrano mancanza di attenzione, programmazione e cura nei confronti dei più deboli”
Alla luce dei nuovi fatti che si registrano da un mese circa i ventilati tagli del settore, Genovese ribadisce, «con maggior forza e vigore, che i Servizi Sociali a Messina, meritino considerazione, attenzione, cura e programmazione in termini di efficienza, efficacia e razionalizzazione di risorse umane ed economiche».
«Da un mese», aggiunge, «chiedo ad alta voce un confronto e sempre da un mese ribadisco che i servizi sociali non possono essere considerati alla stessa stregua di un esercizio commerciale. Il linguaggio che viene utilizzato la dice lunga: chiudono, aprono, espandono, restringono. La verità è una sola ed è lapalissiana: tale patetico valzer produce un solo devastante effetto, vale a dire evidenziare il processo involutivo del nostro tessuto sociale, politico ed amministrativo. Un processo desolante, mortificante, respingente, annichilente».
Sulla condizione del bilancio e delle disponibilità di cassa per i servizi sociali, Genovese è tanto sintetico quanto chiaro: «Si sa, da tempo, che soldi in cassa non ce ne sono più. E il Sindaco tace. Quando riterrà di intervenire?».
Il numero uno della Cisl messinese si interroga su quali saranno le prossime strategie di Palazzo Zanca, quale futuro spetta ai lavoratori del settore e all’utenza. «Cosa accadrà dopo il 31 luglio?», domanda. «Il livello di civiltà di una società – conclude Tonino Genovese – si misura dal funzionamento e dalla qualità dei servizi sociali e dall’attenzione riservata alle categorie fragili. Messina e il suo degrado sono speculari al nulla che impera sovrano. Parlare di tagli in modo indiscriminato si traduce in totale mancanza, considerazione e rispetto verso i diritti umani».