Calabria: l’agenzia Fitch conferma il rating di lungo e breve termine della Regione

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L’Agenzia internazionale di rating “Fitch” conferma il rating di lungo e breve termine della Regione Calabria

L’agenzia internazionale di rating “Fitch” ha confermato il rating di lungo e di breve termine della Regione Calabria ed ha riconosciuto come stabili le prospettive per il futuro. Questo è quanto riportato all’interno di una nota della Giunta regionale della Calabria. L’assessore al Bilancio Antonio Viscomi ha dichiarato che “La conferma del rating da parte di Fitch e il riconoscimento della solidita’ del bilancio regionale incoraggiano la Giunta a proseguire nella strada del risanamento finanziario e del contenimento dei costi, nella consapevolezza che il rigore contabile di oggi costituisce il necessario presupposto per la realizzazione di azioni volte allo sviluppo del territorio e a migliorare i servizi per i cittadini“. La Calabria è una Regione che si colloca nella fascia intermedia del rating di Fitch. Tale livello è appena al di sotto di quello dell’Italia e di quello delle regioni più ricche. La conferma del rating è legata al basso livello di indebitamento della Regione, dalla presenza di una forte liquidità e di un basso livello del debito. La stessa Agenzia ha sottolineato che il debito era pari a 1,5 miliardi di euro ed inoltre ha dichiarato che “si puo’ ragionevolmente presumere che esso rimanga vicino ad un terzo delle entrate correnti anche perche’ caratterizzato – in quanto per lo piu’ a tasso fisso – da bassi rischi di variabilita’ delle rate stesse“.

La liquidità è quasi cinque volte gli interessi annui ed i rimborsi di capitale e ciò dimostra “una gestione del bilancio da parte del management prudente ed oculata, anche se naturalmente le riserve di cassa potranno diminuire con lo smaltimento dei debiti commerciali pregressi ante 2010 (valutati in 375 milioni di euro) delle unita’ sanitare, e con l’incremento delle spese di investimento“. Sulla base dei calcoli di Ficht, “la CALABRIA ha mantenuto le riserve al 3% delle entrate operative, nonostante i quasi 100 milioni di cancellazioni di crediti non incassati nel 2015. Le nuove regole di contabilita’ per la regione, imponendo un equilibrio di spesa (corrente) con entrate (correnti), stanno aiutando il miglioramento della pianificazione, con la Regione che prevede un avanzo corrente pari al 5% delle entrate nel 2016-2018“. A giudizio dell’Agenzia, “i ritardi nell’adozione di misure per migliorare la capacita’ amministrativa di qualcuna delle ASP, nonche’ i picchi negli arretrati ancora non pagati, nonostante la disponibilita’ di risorse, riduce la fiducia tra le imprese locali“.

Il Pil nel 2015 non è cresciuto e l’Agenzia spera che vi sia un incremento dello 0.05% nel 2016. L’economia è molto dopo la grave recessione che dal 2008 al 2014 ha causato una caduta del 10% degli occupati e un ristagno dei consumi. Non solo, ci si aspetta che il tasso di disoccupazione rimanga sopra il 20% nonostante una possibile ripresa degli investimenti. Questo potrebbe causare un rischio di stagnazione nelle entrare. Questo potrebbe portaree ad un allentamento nel rigore della spesa corrente dal momento che potrebbe esservi una riduzione dell’avanzo operativo ad un livello che non consentirà di coprire le rate di mutui per interessi e capitale. “Insomma” – ha dichiarato il Vicepresidente – avere i conti in ordine e’ certo importante per evitare effetti perversi sulle tasche dei cittadini; ma se non si produce ricchezza arrivera’ il momento in cui le entrate fiscali non saranno in grado di assicurare il pagamento della spesa: come in ogni famiglia, se si vuole spendere di piu’ bisogna guadagnare di piu’. Proprio per questo il compito prioritario della politica e’ di sollecitare processi di attivazione del mercato e di riversare urgentemente nel sistema delle imprese la liquidita’ proveniente dalle risorse comunitarie: sono le imprese, e solo le imprese, a creare la ricchezza di un paese se e quando innovative e competitive“.

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