Reggio Calabria, Crea: “interventi urgenti per il risanamento del torrente Calopinace” [FOTO]

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Calopinace (1)“I lavori di cui oggi ci interessiamo insistono nel territorio di Reggio Calabria dal Ce.dir a Cannavò –Pavigliana, in sinistra orografica della fiumara Calopinace. Detti lavori interessano anche il nuovo tribunale di Reggio Calabria, sotto il quale al tempo della realizzazione di questa importante sontuosa opera è stata tollerata una apprezzabile condotta idrica che alimenta le zone Nord della città di Reggio Calabria, che puntualmente, visto la sua decennale età, si verificano perdite importanti di acqua al punto di allagare i piani cantinati di questa colossale opera in stato di abbandono. I lavori, finanziati come si legge nel cartello di cantiere ”Interventi urgenti per il risanamento della città di Reggio Calabria “ -Art.3 legge 246/89, consegna parziale lavori 24/6/2006, durata prevista 36 mesi, ultimazione lavori 23/2/2009”, realizzati  fino all’incrocio di Cannavò-Vinco Pavigliana con un importante viadotto, sono sospesi e in stato di abbandono. Trattandosi di un’arteria importante per la viabilità del territorio  chiediamo perché i lavori sono stati sospesi e come tutte le opere pubbliche non vengono  alla luce specialmente nella nostra provincia, di cui noi da tempo ci interessiamo principalmente per fatti ambientali e sociali. Chiedo alla spettabile Amministrazione comunale e al signor Sindaco in particolare a quando la ripresa dei lavori e se ci sono motivi particolari che ostacolano la ripresa  e il completamento delle opere“, scrive in una nota Vincenzo Crea, referente unico dell’Ancadic Onlus.

“I finanziamenti residui – prosegue- sono sufficiCalopinace (10)enti per completare le opere? Noi ci auguriamo di si, diversamente codesta amministrazione cosa intende fare per dare a cittadini la possibilità di percorrere questa importante arteria Percorrendo la strada in terra battuta della scuola “allievi Carabinieri”, rampa usata probabilmente per l’attività di cantiere, si notano lungo il percorso centinaia di metri cubi di rifiuti di ogni genere, pericolosi e non, gran parte di questi smaltiti attraverso roghi appiccati sotto le finestre delle adiacenti abitazioni. Sarebbe stato opportuno la collocazione da parte della ditta di un cancello all’inizio della strada, cosa prevista dal capitolato in caso di sospensione dei lavori, per evitare lo scarico abusivo di rifiuti di ogni genere. Chi pagherà le spese di bonifica e sanificazione alla ripresa dei lavori?

Signor Presidente del ConsiCalopinace (11)glio dei Ministri –aggiunge– venuto recentemente a Reggio Calabria, di cui ringraziamo per la sua presenza, ma non possiamo non farle pervenire il nostro disappunto alla sua persona, sia quale persona, sia come rappresentante delle Istituzioni per essere stato “costretto” da rappresentanti sindacali al punto di dover entrare al nostro importante museo dalle porte secondarie. Sicuramente Ella avrà apprezzato il museo con quanto in esso contenuto, un’occhiata al chilometro più bello d’Italia, alle strade urbane ripulite per l’occasione (ringraziamo l’Amministrazione comunale per averlo fatto). Noi le segnaliamo quanto notiamo all’entrata della periferia di Reggio Calabria, degrado, rifiuti e opere abbandonate. Signor Presidente prima di finire il suo mandato dia corpo  concreto  a quanto firmato nel “patto per Reggio” e voglia raccomandare al Presidente della regione Calabria On.le Gerardo Mario Oliverio di risolvere il problema dell’aeroporto Tito Minniti e di quant’altro di sua competenza per la futura città metropolitana. Se non andiamo errati nel “patto per Reggio” non si parla della diga sul Menta. I cittadini soffrono, per mezza città le acque non sono potabili come certificato dal Comune, cosa che sicuramente non avviene in nessun’altra città d’Italia”, conclude.

 

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