Messina: domani sciopero dei lavoratori dei servizi di pulimento dei locali dell’Università

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Domani mercoledì 29 sciopero dei lavoratori dei servizi di pulimento dei locali dell’Università indetto dalla Filcams-Cgil Messina. Alle 9 presidio davanti al Rettorato

Domani mercoledì 29 lo sciopero dei lavoratori impegnati nei servizi di pulimento nei locali dell’Università di Messina, è stato indetto dalla Filcams-Cgil a causa di una nuova riduzione dell’orario di lavoro che comporterà un ulteriore abbassamento degli stipendi. I dipendenti delle ditte che effettuano i servizi su affidamento dell’Ateneo e gli esponenti della Filcams alle 9 saranno anche in presidio davanti al Rettorato per protestare contro una condizione che penalizza fortemente le maestranze.

Abbiamo ricevuto comunicazione da parte delle due ditte – fa presente Andrea Miano della segreteria provinciale della Filcams – che in considerazione delle variazioni contrattuali adoperate dall’Università, nello specifico una riduzione di circa 250mila euro, a decorrere dal primo luglio le stesse opereranno una riduzione oraria variabile tra il 30 e 50%. Ciò significa che questi lavoratori che già hanno subito una riduzione dell’orario di lavoro in occasione del cambio di appalto percepiranno mensilità ancora più basse. Una condizione che riteniamo inaccettabile”. “I risparmi non devono essere effettuati sulla pelle dei lavoratori”, sottolinea Miano.

La Filcams evidenzia come i lavoratori andranno incontro a gravi disagi economici, creando ulteriori difficoltà a famiglie per la maggior parte monoreddito, chiamando fortemente in causa l’ente appaltante, l’Università, a cui è stata chiesta la convocazione urgente di un incontro senza ricevere alcuna risposta. “Ancora una volta – denuncia Mianoregistriamo una situazione che va contro la dignità del lavoro, che penalizza i lavoratori dei servizi che vivono una grave condizione di precariato”.

L’organizzazione sindacale della Cgil che rappresenta i lavoratori dei servizi continua a chiedere con forza attenzione e rispetto per le maestranze impegnate nelle attività di pulimento effettuate nei diversi uffici del territorio.  Rivendicazioni che il sindacato ha più volte portato in Prefettura chiedendo un intervento nei confronti degli enti appaltanti.

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