Locri (Rc), riunione per la riqualificazione del Santuario della Madonna della Grotta di Bombile

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La discussione di questa mattina a Locri sul Santuario della Madonna della Grotta di Bombile, voluta dal Vice Presidente D’Agostino in sinergia con il capogruppo del Pd Romeo, è servita a fare il punto sulla questione

Si è tenuto questa mattina a Locri, presso la sede vescovile della Diocesi di Locri – Gerace, un incontro tra  S.E. il Vescovo, mons. Francesco Oliva, il Vice Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco D’Agostino e il capogruppo del Partito Democratico presso il Consiglio regionale Sebi Romeo, per discutere le iniziative propedeutiche alla messa in sicurezza e alla riqualificazione del Santuario della Madonna della Grotta di Bombile, nel comune di Ardore. Presenti alla riunione anche il sindaco del comune ionico Giuseppe Maria Grenci, il vicesindaco Giovanni Teotino, il parroco di Bombile don Nicola Commisso Meleca e il referente del comitato “Pellegrinaggio Madonna della Grotta” Giuseppe Mastroieni. Il Santuario di Bombile, che annualmente richiama decine di migliaia di fedeli da ogni parte della regione, rientra nell’elenco dei beni culturali riconosciuti dallo Stato. Costruito intorno al  XV secolo, impreziosito da un altare marmoreo del XVII secolo, fino al 2007 ha custodito la preziosa effigie della Madonna della Grotta, opera riconducibile alla scuola dello scultore rinascimentale Antonello Gagini. La sua valenza storica, culturale e religiosa, in questo senso, non è in discussione. Nel 2004 una frana di vaste proporzioni ha distrutto parte dell’edificio sacro, compromettendo l’area antistante e l’unica via d’accesso alla grotta. Nel 2007, grazie ad un finanziamento di 700mila euro stanziato dalla Regione Calabria, è stato possibile estrarre l’imponente statua della Madonna dalla macerie e bonificare l’area interessata dal collasso franoso.

La discussione di questa mattina, voluta dal Vice Presidente D’Agostino in sinergia con il capogruppo del Pd Romeo, è servita a fare il punto sulla questione. Nel corso dell’incontro è emersa chiara la volontà unanime di intervenire al fine di restituire ai fedeli e, più in generale, alla comunità regionale, uno dei luoghi di culto più significativi e caratteristici della Calabria meridionale. S.E. il Vescovo monsignor Oliva, nell’apprezzare “la volontà politica dimostrata dai consiglieri regionali”, ha sottolineato “la straordinaria valenza religiosa, ma anche storico-culturale del Santuario di Bombile”. “Nonostante il crollo rovinoso del 2004 – ha proseguito l’alto prelato – non sono diminuite le presenze di fedeli e cittadini richiamati da questo luogo suggestivo e carico di spiritualità. Ne deriva che l’intervento sul Santuario andrebbe anche nella direzione della piena sicurezza per i visitatori”. “Sollecitato dal Vice Presidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino – ha affermato l’onorevole Sebi Romeo – ho espresso immediatamente il mio convinto e concreto interesse per avviare l’iter amministrativo finalizzato alla ristrutturazione complessiva del Santuario di Bombile. È necessario, in questo frangente – ha puntualizzato Romeo – tracciare un percorso operativo, a partire dalla redazione di un progetto preliminare e dalla stima delle risorse necessarie, recuperando dati della relazione geologica già effettuata negli anni scorsi. Con questi dati potremo avviare una dialogo con il Ministero competente e, ancora, ragionare su un’azione specifica della Regione Calabria, che attraverso i vari strumenti a disposizione, individuerà le soluzioni più opportune e sostenibili nel quadro del progetto voluto da Mario Oliverio per lo sviluppo e la promozione della Locride».

Soddisfazione è stata espressa dal Vice Presidente Francesco D’Agostino, che ha detto: “La volontà della Regione di intervenire su un sito di interesse collettivo di comprovata rilevanza religiosa, permette di cogliere nel profondo della cultura calabrese i suoi aspetti demo- antropologici, culturali e storici. L’attenzione e la sensibilità dimostrate da S.E. mons. Francesco Oliva, sono motivo di fiducia nel percorso che si è inteso incardinare. Il Santuario della Madonna della Grotta è luogo di culto che nei secoli ha unito la Piana e la Locride nel segno della fede e della condivisione culturale. Esempio ne è il pellegrinaggio che annualmente unisce Cittanova, i comuni limitrofi e Bombile. Il patrimonio storico, culturale e religioso di questo sito va dunque inteso come risorsa preziosa per l’intera area reggina, non soltanto come luogo di culto, ma come valorizzazione e promozione più vasta della Locride. Sarà importante inoltre coinvolgere il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e verificheremo, come Regione Calabria, come sia possibile recuperare i finanziamenti stanziati nel 2007. Di certo, questa mattina – ha  concluso D’Agostino – è stato fatto un passo in avanti importante per restituire dignità ad un luogo sacro e caro a migliaia di fedeli calabresi e di fuori regione”.

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