Nel cuore del Pollino, in Calabria, sono stati rinvenuti reperti del Paleolitico superiore
“Il territorio del Pollino Geopark nei millenni di storia ha visto l’avvicendarsi nel territorio di popoli e di culture provenienti da luoghi diversi che ha determinato, fin dal Paleolitico, una stratificazione storica e culturale: i Greci e i Romani, successivamente i Longobardi, i Saraceni, i Bizantini ed infine i Normanni e gli Spagnoli, fino all’Unità d’Italia ed alla lunga vicenda dell’emigrazione oltreoceano. Di notevole importanza sono anche le testimonianze archeologiche, alcuni abitati indigeni preesistenti all’arrivo dei coloni achei ed importanti resti di necropoli. Ancora da segnalare i numerosi edifici sacri di costruzione antica come chiese, santuari e monasteri disseminati nei vari paesi del Geopark“. Alcuni di essi si trovano in luoghi spettacolari come il Santuario della Madonna delle Armi costruita su una parete rocciosa dove si trovano dei preziosi affreschi e la tecad’argento che conserva l’immagine della Madonna delle Armi o la Chiesa di S. Maria di Costantinopoli. Ai numerosi luoghi di culto, si aggiungono anche antiche strutture fortificate e numerosi palazzi nobiliari: a Chiaromonte, a Senise, a Morano Calabro, a Grisolia, a Mormanno e a Castrovillari, con i resti del castello aragonese del 1490. A Valsinni si trova il Castello medievale appartenuto alla famiglia di Isabella Morra, la grande poetessa vissuta nel ‘500 e resa famosa da Benedetto Croce. Di particolare suggestione sono alcuni centri storici come ad esempio Laino Castello, Orsomarso, Papasidero, Civita, Viggianello, Rotonda.