Calabria: rinvenuti reperti del Paleolitico superiore nel Pollino

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Nel cuore del Pollino, in Calabria, sono stati rinvenuti reperti del Paleolitico superiore

In Calabria, proprio nel cuore del Pollino, è possibile trovare la Grotta del Romito. Proprio qui, si riunirà la Conferenza Nazionale degli Unesco Geoparchi Italia. Proprio all’interno della grotta sono stati rinvenuti dei reperti risalenti al Paleolitico Superiore. “Saremo sui luoghi della storia di cui il Pollino ne è davvero ricco. Vedremo un sepolcro, ben conservato– ha dichiarato Domenico Pappaterra, Presidente del Geoparco del Pollino- con resti scheletrici di individui di bassa statura. Sono state inoltre rinvenute sepolture e numerosi reperti litici ed ossei (datati a 19.000 anni fa – Paleolitico Superiore). All’interno della Grotta sulla parete è inciso un bovide, il Bos primigenius ‘la più maestosa e felice espressione del verismo paleolitico mediterraneo’. Con ogni probabilità la grotta era una base intermedia per il commercio dell’ossidiana tra Tirreno e Ionio. La cavità è situata in località Nuppolara, nel Comune di Papasidero e testimonia la presenza dell’uomo nella Calabria settentrionale a partire da circa 20.000 anni fa. La grotta è formata da due sale che si estendono per 20 m e dal riparo che si estende per altri 34 m”. Così in un comunicato l’Ufficio stampa della Conferenza Italiana dei Geoparchi. Dai Greci ai Romani, Saraceni, Bizantini, tra edifici sacri, chiese antiche, santuari e monasteri, ma anche castelli e misteri.

Il territorio del Pollino Geopark nei millenni di storia ha visto l’avvicendarsi nel territorio di popoli e di culture provenienti da luoghi diversi che ha determinato, fin dal Paleolitico, una stratificazione storica e culturale: i Greci e i Romani, successivamente i Longobardi, i Saraceni, i Bizantini ed infine i Normanni e gli Spagnoli, fino all’Unità d’Italia ed alla lunga vicenda dell’emigrazione oltreoceano. Di notevole importanza sono anche le testimonianze archeologiche, alcuni abitati indigeni preesistenti all’arrivo dei coloni achei ed importanti resti di necropoli. Ancora da segnalare i numerosi edifici sacri di costruzione antica come chiese, santuari e monasteri disseminati nei vari paesi del Geopark“. Alcuni di essi si trovano in luoghi spettacolari come il Santuario della Madonna delle Armi costruita su una parete rocciosa dove si trovano dei preziosi affreschi e la tecad’argento che conserva l’immagine della Madonna delle Armi o la Chiesa di S. Maria di Costantinopoli. Ai numerosi luoghi di culto, si aggiungono anche antiche strutture fortificate e numerosi palazzi nobiliari: a Chiaromonte, a Senise, a Morano Calabro, a Grisolia, a Mormanno e a Castrovillari, con i resti del castello aragonese del 1490. A Valsinni si trova il Castello medievale appartenuto alla famiglia di Isabella Morra, la grande poetessa vissuta nel ‘500 e resa famosa da Benedetto Croce. Di particolare suggestione sono alcuni centri storici come ad esempio Laino Castello, Orsomarso, Papasidero, Civita, Viggianello, Rotonda.

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