Regione Calabria, l’opposizione si scaglia contro il Pd

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“Il sorteggio? E’ una invenzione del PD per una mera parvenza di trasparenza, ma che nasconde il mancato accordo sulle spartizioni degli incarichi all’interno della maggioranza del Partito Democratico”. Così questa mattina nell’aula Commissioni di Palazzo Campanella i consiglieri di minoranza Francesco Cannizzaro (Casa delle Libertà), Alessandro Nicolò (Forza Italia), Fausto Orsomarso (Misto) e Gianni Arruzzolo (Ncd) hanno denunciato l’illegittimità delle procedure adottate dal presidente Nicola Irto sulla scelta dei componenti degli organi di vigilanza e controllo della Regione. Il capogruppo Cdl ha denunciato “l’incapacità di una maggioranza di decidere e che delega alla sorte, la selezione degli organi di controllo. E’ una maggioranza sfaldata, litigiosa e la pesantezza del clima creato, lo sentono anche i dipendenti regionali che ci manifestano forti preoccupazioni – continua Cannizzaro – C’è un’evidente scollatura tra Giunta e Consiglio regionale, tra Oliverio e Irto, e non possiamo dimenticare il subdolo tentativo di qualche mese fa del Governatore di delegittimare il Consiglio. Il presidente del Consiglio è costretto dai suoi compagni che non trovano la quadra a fare delle scelte che non rispettano il popolo – conclude il capogruppo Cdl – Questo dimostra uno spaccamento del Pd, la cui immagine la rappresenta bene la signorina bendata che, per carità, ringraziamo per essersi prestata al sorteggio, ma è come se giocassimo a mosca cieca. Quella è la vera immagine del Consiglio regionale: un consiglio bendato, un vero circo. Persino i tori si candidano a questo Circo”. Ma è il consigliere Nicolò che parla di “sorteggio illegittimo perché non risponde ai canoni della legge. Saremmo stati disponibili a discutere di una riforma delle procedure di nomina, ma non certo a posteriori. E anche se lo presentano come una procedura innovativa, trasparente, meritocratica, il sorteggio ha rappresentato di fatto il piano B, un tentativo di nascondere la mancanza di convergenza nonché le difficoltà interne al Partito Democratico. La maggioranza si nasconde dietro false motivazioni ma è stata ampiamente diffidata sia dal Corecom che dalla Cgil. Pertanto, ci determineremo con atti per legittimare il bene della Calabria e seguendo il criterio di legalità, faremo ricorso”. Il consigliere Arruzzolo si sofferma sul ruolo della politica “sminuito da un sorteggio che ha ben poco di chiaro e che non ha tenuto conto delle normative e della volontà di un popolo che ha scelto i suoi rappresentanti”. In conclusione il consigliere Orsomarso invita la maggioranza a “non prendere in giro i Calabresi. La legalità va praticata non predicata. Irto deve capire che non siamo all’asilo e che è il presidente del Consiglio non il presidente di un asilo. Ma soprattutto, deve prendere atto di essere un Presidente in ostaggio di un partito arrogante che tiene in prigione anche la Calabria”.

 

 

 

 

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