“Non basta incidere sulla cultura della legalità in un territorio come quello calabrese -la riflessione conclusiva del gruppo di lavoro- la scuola deve instillare in ogni giovane l’idea del contrasto alla fenomenologia mafiosa, anche stimolando gli studenti a riconoscerne la denominazione. Un’azione dirompente, in linea con le indicazioni del presidente Oliverio, che -concludono- mira a stimolare e contribuire al percorso di annullamento di quell’aura di mistero che avvolge la ndrangheta e che ancora affascina parte della nostra società, soprattutto in giovane età”
Regione Calabria, incontro con Marziale per la proposta di legge sul diritto allo studio
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