Reggio Calabria, Tripodi (PCdi): “il comune non paga gli stipendi degli assistenti educativi di sostegno”

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“Dobbiamo denunciare una nuova, pesante e ingiustificabile malefatta della fallimentare giunta Falcomatà. Ci riferiamo al mancato pagamento degli stipendi degli assistenti educativi di sostegno degli alunni delle scuole primarie reggine. Si tratta di 93 lavoratrici e lavoratori che non ricevono il loro legittimo stipendio da ben cinque mesi, vale a dire gli emolumenti dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile e, ormai, anche maggio. A scanso di equivoci si deve segnalare che i 93 assistenti educativi, nonostante la gravissima situazione che stanno subendo per colpa dell’amministrazione Falcomatà, continuano, con serietà ed abnegazione, ad operare responsabilmente accanto ai bambini coinvolti nel medesimo servizio.   Ma spieghiamo bene di cosa si tratta e delle inaudite responsabilità della inadeguata amministrazione comunale. L’attività di assistenza educativa è un servizio di esclusiva competenza dei comuni che, fra l’altro, aspetto non secondario, nominano e indicano direttamente gli operatori in questione. Gli assistenti educativi ricevono, anzi, a Reggio Calabria dovrebbero ricevere, un compenso di 9,10 euro lordi l’ora che per le ore svolte, si tramutano mediamente in uno stipendio mensile netto pari a meno di 600 euro. Pertanto, non parliamo di emolumenti da nababbi o di stipendi d’oro”, scrive in una nota Ivan Tripodi, segretario cittadino del PCdi. “Eppure-prosegue– nonostante ciò, la giunta Falcomatà, nei fatti, sta vergognosamente sfruttando questi lavoratori poiché ha deciso scientemente di disattendere clamorosamente la formale specifica convenzione firmata il 13 ottobre 2015 tra l’amministrazione comunale e gli istituti scolastici comprensivi della città: 12 istituti pubblici ai quali si devono aggiungere anche tre istituti privati. La convenzione –aggiunge-sanciva inequivocabilmente il pagamento anticipato, da parte del comune, delle risorse necessarie allo svolgimento del servizio di assistenza educativa. In tal senso, per comprendere il cinismo della giunta Falcomatà, riportiamo quanto è letteralmente scritto nella citata convenzione riguardo il trasferimento anticipato delle risorse economiche che l’amministrazione comunale si è formalmente impegnata: “….a trasferire all’Istituto scolastico le risorse necessarie (comprensive degli oneri accessori) prima dell’inizio della prestazione dell’attività di assistenza educativa prevedendo anticipazione trimestrale delle somme”. E’ chiaro che quanto sopra lascia poco spazio agli alibi e alle eventuali giustificazioni della fallimentare giunta Falcomatà. La verità incontrovertibile è che il sindaco e l’amministrazione comunale hanno deciso, ormai da cinque mesi, di non pagare gli stipendi degli assistenti educativi impegnati nelle scuole reggine. Tutto ciò sta creando giustificata rabbia da parte degli assistenti educativi che non ricevono alcuna risposta concreta alle loro legittime richieste ai quali manifestiamo la nostra vicinanza e solidarietà. Contestualmente le scuole, che hanno fatto salti mortali nella gestione amministrativa del servizio di assistenza educativa, non possono dare alcuna risposta concreta in quanto non hanno la possibilità economica di supplire alla gravissima manchevolezza dell’amministrazione comunale. Questa vicenda evidenzia, ancora una volta, l’assoluta incapacità amministrativa della giunta Falcomatà: guidare una città come Reggio non lo si può fare scattando stupidi selfie o scrivendo sciocchezze sui social. Reggio merita ben altro”, conclude.

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