Reggio Calabria: sala stracolma per Breviarium di Nino Mallamaci, tra ironia, risa e sentimento [FOTO]

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Breviarium  (1)Una presentazione fuori dagli schemi quella di Breviarium, la raccolta di pensieri, racconti e riflessioni di Nino Mallamaci, che si è svolta sabato 7 presso un Salone degli Industriali gremito di persone. In tanti, tra amici vecchi e nuovi, parenti e compagni di vecchia data, sono accorsi per testimoniare stima, affetto e interesse per questa piccola ma preziosa raccolta letteraria edita Progetto Cultura, con la prefazione di Graziella Saffioti e con copertina e comunicazione a cura di Maurizio Mallamaci. Una raccolta simpatica e commovente, profonda e a tratti amara; constatazioni e racconti d’amore e di vita con in mezzo la politica, dove emerge tutta la brillante e istrionica personalità dell’autore, nel suo barcamenarsi tra sogni e imprevisti di percorso. Imprevisti ironici, quasi esilaranti, eppure veri, umani, introdotti da Giusva Branca che, con una lettura partecipata e coinvolgente che ha stupito tutti i presenti, ha generato ora le risa ora la commozione ora l’amara constatazione. “Un’anima con tanti spigoli” dice Branca “proprio per questo interessante, una personalità appassionata che viene fuori grazie a una notevole capacità di scrittura”. In mezzo la politica, fatta di grandi slanci e anche amare delusioni, raccontata in un emozionato intervento di Laura Cirella che, nel ricordare la vicenda chiusasi tristemente di Sinistra Ecologia e Libertà, ha espresso parole sentite e commosse: “Nino è un romantico, un amico onesto e leale a cui sento di dire grazie per la lezione politica che mi ha saputo offrire, quella della coerenza fino in fondo, quella dell’idealismo a tutti i costi”. La personalità di Mallamaci viene fuori in ogni rigo, gli eventi così come vengono raccontati manifestano una precisa idea della vita come impegno civile. Graziella Saffioti, autrice della prefazione del libro, ha tenuto a sottolineare proprio questo suo aspetto: “Dal libro viene fuori la figura di uomo civile, impegnato a tutto tondo nella lotta contro le ingiustizie, contro i soprusi, contro l’ipocrisia; in particolare nei racconti delle vicende di Bandafalò, lido sulla costa tirrenica che fu vittima di attentato incendiario, e di Tiberio Bentivoglio, imprenditore reggino da sempre nel mirino della ‘ndrangheta”. Le letture di Breviarium fanno una pausa con un intervento dell’amico Nando Minnella, giornalista e scrittore, che chiede all’autore se l’esercizio della scrittura gli abbia riservato qualche scoperta di sé che non immaginava. “La scrittura mi ha aiutato molto – rivela Mallamaci – come un vulcano che ha necessità che la lava venga fuori, anche per placare il dolore…”. E’ il dolore per la perdita delle persone che non ci sono più, a cui il libro, oltre che alla figlia, è anche dedicato, e la sofferenza amara di una solitudine che Nino Mallamaci non ha paura a confessare. La sincerità dei sentimenti di Mallamaci diventa straordinariamente dolce quando parla della figlia, Emilia, presente in prima fila, che con occhi colmi di amore e gratitudine verso il padre ha consegnato parole che sono scivolate come miele: “Io sono come te. Se sono così come sono è grazie a te”. Questo dolcissimo “specchio” di anime tra padre e figlia ha chiuso una serata piacevolissima che ha trattenuto tutti fino alla fine e che ha offerto infinite riflessioni con un bilancio positivo di buoni sentimenti che non fanno che confermare il giudizio iniziale su Nino Mallamaci, idealista dall’anima poliedrica e romantica.

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