Reggio Calabria, Pietro Grasso alla Giornata antimafia della Gerbera Gialla [FOTO e VIDEO]

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Questa mattina il Presidente del Senato Pietro Grasso è stato ospite dell’associazione Riferimenti per la cerimonia in onore della Giornata antimafia della Gerbera Gialla

Oggi Reggio Calabria ha celebrato, come ogni anno, la giornata dedicata alle vittime di mafia e ‘ndrangheta organizzata dall’associazione “Riferimenti” di Adriana Musella. Ospite di questa XXIII edizione, il Presidente del Senato Pietro Grasso.
L’associazione ha manifestato per la prima volta il 2 maggio del 1993 sotto lo slogan “Un fiore per non dimenticare“, adottando ufficialmente la gerbera gialla come simbolo della resistenza alle violenze e all’illegalità. Nata per ricordare l’ingegnere Gennaro Musella, padre di Adriana, l’associazione da 23 anni promuove attività di sensibilizzazione, collaborando soprattutto con le scuole, in nome di un sogno importante: eliminare la violenza.
Sono state proprio quest’ultime a dare il via alle cerimonie previste, recandosi questa mattina davanti alla Questura di Reggio, dove hanno offerto al questore delle gerbere gialle come simbolo del supporto dei ragazzi alle forze dell’ordine. Successivamente, gli studenti si sono spostati alla Scuola Allievi Carabinieri, luogo destinato alla formazione alla legalità, dove hanno preso parte alla cerimonia commemorativa, presenziata dal Presidente Grasso. Moltissime anche le autorità politiche locali presenti: oltre dieci sindaci provenienti da tutto il territorio provinciale hanno assistito alle testimonianze e alle rappresentazioni, intervallate da momenti musicali a cura dell’orchestra di fiati dell’istituto Raffaele Piria di Rosarno-Laureana di Borrello e del coro “Be Free” del L.S.S. Leonardo da Vinci di Reggio Calabria. Non era presente, invece, il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, impegnato a Palazzo San Giorgio nella presentazione dei patti firmati lo scorso sabato con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. L’assenza del primo cittadino è stata sottolineata con rammarico da Adriana Musella.

Durante le testimonianze delle professoresse Mariella Panzera e Ivana Malara è stata sottolineata l’importante ricaduta educativa sugli studenti delle attività organizzate dall’associazione, che promuove la legalità anche attraverso lo sport. Lottando ogni giorno, in ogni singola azione quotidiana, sarà possibile maturare la consapevolezza dell’essere cittadini onesti e quindi indurre gli altri a diventarlo, portando il fiore “in mano e nel cuore“. La cultura si afferma soluzione principale per sconfiggere la mafia e la ‘ndrangheta, arma che si palesa nell’invito fatto agli studenti e che ha fatto da ritornello all’intera cerimonia: “Studiate e non smettete di farlo: la cultura, solo la cultura vi renderà liberi“.
Adriana Musella ha ricordato alla platea di come maggio, che nell’immaginario comune è un mese di rinascita, in realtà ricordi quasi in ogni suo giorno un eccidio di mafia: magistrati, personaggi illustri ma anche persone comuni, strappati alle loro famiglie con l’unica colpa di aver condotto la propria vita e il proprio lavoro in nome della legalità. La Musella ha anche annunciato ufficialmente che al termine del suo incarico passerà il testimone alle scuole, e in particolare all’istituto Raffaele Piria di Reggio Calabria, a cui sarà affidato il coordinamento dell’associazione Riferimenti. 
Presente anche il Procuratore Federico Cafiero De Raho che ha sottolineato un importante cambiamento che ha visto Reggio Calabria protagonista: l’aumento del numero dei collaboratori di giustizia, indice di come il territorio stia iniziando a riporre fiducia nelle istituzioni, trovando il coraggio di alzare la testa e opporsi ai soprusi.
Infine, il Presidente Grasso ha preso la parola, ricordando Gennaro Musella e quanti come lui sono stati costretti allo stesso triste destino, con particolare riferimento ai giornalisti. Il Presidente si è rivolto agli studenti con queste parole: “Voi vi troverete di fronte a un bivio: da una parte la richiesta di un favore, una raccomandazione, uno scambio indecente; dall’altra la dignità, la bellezza, la fierezza di un comportamento onesto, etico, responsabile, consapevole di non anteporre l’interesse individuale al bene pubblico. […] Domani sarà la ventitreesima giornata mondiale della Libertà di stampa, che proprio a Reggio Calabria verrà celebrata con i massimi rappresentanti dell’ordine e delle associazioni dei giornalisti italiani, dove saranno ricordati i troppi cronisti uccisi e minacciati nel nostro paese e nel mondo. Il giornalismo libero e coraggioso è un alleato straordinario tanto nella lotta alla criminalità organizzata quanto nell’affermazione della cultura della legalità. Allo stesso tempo un’informazione libera e indipendente in un sistema democratico è un pilastro irrinunciabile, un presidio di libertà che abbiamo il compito di promuovere e difendere“.

La cerimonia si è conclusa con l’assegnazione dei Premi Gerbera Gialla 2016 alla memoria di Alessandro Bozzo, giornalista, e di Michele Barillaro. Il giornalista Claudio Cordova, direttore del giornale web “Il dispaccio” e collaboratore del Quotidiano della Calabria ha ricevuto il premio al Giornalismo in trincea, mentre a Gregorio Corigliano, giornalista caporedattore della sezione Rai Calabria, è stato assegnato il premio alla carriera. I lavori si sono conclusi con l’assegnazione delle due menzioni speciali al dirigente marittimo Andrea Agostinelli e al coro Be Free del liceo Da Vinci, per l’impegno nella difesa della legalità.
Come ulteriore simbolo commemorativo, è stata posta una targa fuori dall’associazione Riferimenti, in via XXV Luglio, che reca la scritta: “Nel ricordo dell’uccisione di Gennaro Musella a tutte le vittime di mafia“, perché nella città di Reggio rimanga per sempre l’impronta di quanti hanno lottato e lottano ogni giorno per la legalità.

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