Reggio Calabria, Gebbia replica all’assessore Zimbalatti

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“La pronta risposta con cui l’Assessore Zimbalatti ha inteso replicare a mezzo stampa, peraltro con tono ironico, agli esponenti dell’opposizione che avevano sollevato il problema delle palestre scolastiche comunali, da un lato lascia interdetti, dall’altro rappresenta la conferma di come il suddetto esponente dell’Amministrazione intende rispondere solo se sollecitato ed attaccato dall’opposizione, fra l’altro presumendo di avere argomentazioni adeguate, mentre resta sordo ai garbati e costruttivi quesiti che il semplice cittadino da tempo gli rivolge. Lo fa riducendo la questione ad una schermaglia partitica, ricca di allusioni e pettegolezzi di basso livello, dimenticandosi che la politica dovrebbe significare ciò che attiene alla città e quindi ai cittadini, e non soltanto un botta e risposta fra schieramenti, non una mera difesa del proprio operato o una continua allusione a quanto non realizzato dalle precedenti amministrazioni. Perché altrimenti ad essere danneggiato è soltanto il cittadino che a nessun schieramento politico vuole appartenere, colui che sceglie la strada della correttezza e del rispetto dei ruoli, senza cedere alla tentazione di rivolgersi all’amico o all’amico dell’amico, per vedere riconosciuti i propri diritti; e quale diritto più significativo di una reale democrazia e di un apparato amministrativo efficiente, se non quello di essere ascoltato nelle proprie istanze e ricevere le risposte del caso? Altrimenti è inevitabile riflettere sulle ultime indagini che la Guardia di Finanza sta sviluppando in città e ipotizzare che una delle cause, se non la più importante, che agevola l’insorgere di centri di potere che si muovono ai limiti della legalità (spesso superandoli) risiede proprio nella scarsa capacità delle istituzioni di rispondere ai bisogni dei cittadini, che, rassegnati e disperati, non trovano altra soluzione se non quella di perseguire altre strade, sviluppando, negli anni, la cultura del clientelismo, del favore, dell’occhio di riguardo”, scrive in una nota Gaetano Gebbia. “Sarebbe adesso fin troppo facile –prosegue– ribattere alla nota dell’Assessore Zimbalatti, riscontrando inesattezze ed incoerenze, così come sarebbe interessante ed opportuno approfondire i contenuti della lettera dell’11 aprile con cui l’Assessore ed il Dirigente Cammera rispondono all’interrogazione del Consigliere Comunale D’ascoli, comunicando ufficialmente l’inagibilità della maggior parte delle palestre scolastiche comunali, e porre ulteriori quesiti; sarebbe però un’operazione pressoché vana: quando gli interlocutori si muovono su piani culturalmente distanti, ogni possibilità di confronto e di dialogo viene preclusa. Al cittadino resta, oltre alla rassegnazione, l’amarezza nel constatare come, ancora una volta, una città meravigliosa e dall’enorme potenziale come Reggio Calabria viene intrappolata nelle sue possibilità di crescita e di sviluppo dalle logiche pseudopolitiche e dal reale disinteresse verso la propria terra”, conclude.

 

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