Reggina, c’è ancora speranza: cade l’accusa di “appropriazione indebita”, nuova proposta di concordato

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Reggina, il giudice Campagna dovrà decidere sulla nuova proposta di concordato presentata oggi dalla Reggina: in gioco il futuro del glorioso club amaranto

Si è svolta stamattina presso il Tribunale di Reggio Calabria l’udienza fallimentare della Reggina Calcio: il club ha depositato una lunga memoria difensiva con tutti i dettagli sul ricorso per il dissequestro del Sant’Agata e le precisazioni sul sequestro preventivo del club, oltre alla nuova proposta di concordato, per cercare ancora una volta di soddisfare le richieste dei creditori e proseguire il proprio percorso di vita iniziato nel 1986 sulle ceneri della vecchia AS Reggina. In merito a questo, è bene precisare che nei giorni scorsi il GIP, convalidando il sequestro, ha fatto cadere l’accusa di “appropriazione indebita” che la Procura aveva contestato al Presidente Foti per una cifra di 630 mila euro.

Tutto è stato spiegato stamattina durante l’udienza fallimentare: si trattava, infatti, dei soldi della fideiussione che erano stati escussi dalla Lega nel corso del campionato, e in alcun modo “sottratti” dal Presidente che anzi aveva sottoscritto una fideiussione a titolo personale pur di iscrivere il club all’ultimo campionato a cui ha partecipato, nonostante le grandi difficoltà del momento. La società ha anche fatto chiarezza sui rapporti con il Comune, con la Juventus e la FIGC, e nella convinzione di un operato assolutamente limpido e trasparente, chiede di poter continuare il percorso già avviato nei mesi scorsi, volto alla formazione calcistica a tutti i livelli presso il Centro Sportivo Sant’Agata che diventerebbe un centro d’eccellenza, in modo tale da poter ottenere gli introiti utili per riconoscere ai creditori quanto dovuto. L’obiettivo è proprio quello di soddisfare le richieste dei creditori, che sono soprattutto lo Stato, gli ex tesserati e i dipendenti.

Sulla stessa linea il custode giudiziario Massimo Giordano (nominato dalla Procura dopo il sequestro del club), il quale ha sottolineato quanto sia fondamentale mantenere l’affiliazione alla Federazione con il numero di matricola per non perdere i crediti acquisiti e quelli che maturano di anno in anno in base alle prestazioni dei tantissimi calciatori nati nei vivaio amaranto e adesso protagonisti in decine di squadre del calcio professionistico, su cui la Reggina vanta del bonus. Lo stesso Giordano ha ulteriormente ribadito la possibilità di salvare il club per soddisfare le esigenze dei creditori tramite il mantenimento della matricola di affiliazione alla FIGC. Nella nuova proposta di concordato, è stato presentato anche il nuovo accordo con l’Agenzia delle Entrate realizzato nei mesi scorsi.

Il Presidente della sezione fallimentare del Tribunale di Reggio Calabria, giudice Giuseppe Campagna, si è ritirato per prendere una decisione che verrà ufficializzata nei prossimi giorni, al massimo qualche settimana. In gioco c’è il destino del glorioso club amaranto: nel caso in cui la proposta di concordato venisse respinta, la società sarebbe dichiarata fallita e tutti i creditori resterebbero con un pugno di mosche in mano. Al contrario, Campagna potrebbe chiedere ulteriori documentazioni sulla proposta di concordato per capire se sussistono gli estremi tali da consentire l’attività in continuità alla luce delle proposte del club, focalizzate – come già più volte dichiarato, e come confermato stamattina in Tribunale – sulla formazione tecnica e professionale presso il Centro Sportivo Sant’Agata.

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