Messina, truffa sulle protesi acustiche: dopo sette anni arrivano le condanne

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Sono cinque i protagonisti dell’inchiesta che la Procura è riuscita a incriminare: questi avevano alterato le domande per il riconoscimento dell’invalidità civile, fornendo così protesi inutili e incassando dall’Asl fondi non dovuti

giustiziaVendita fittizia di protesi acustiche per incassare dall’Asl fondi non dovuti: era questo l’originario capo d’imputazione nel processo “Otolandia”, nato sulla scorta dell’omonima inchiesta del 2009 e giunto ieri a conclusione. Dei 13 indagati iniziali, soltanto 5 sono arrivati alla fine del processo subendo una sentenza di condanna: Achille Salvini (5 anni di reclusione), Roberto Formento (3 anni e 5 mesi), Antonino Chiovè (3 anni e 3 mesi), Edoardo Maugeri e Francesco Avvantaggiato (3 anni e 2 mesi ciascuno). Pene sostanzialmente diverse rispetto alle richieste durissime dell’accusa, che ha smascherato una serie di documentazioni alterate per il riconoscimento dell’invalidità civile e la fornitura gratuita degli strumenti di supporto.

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