Messina, operazione “Fata Morgana”: torna in carcere l’avvocato Marra

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La decisione disposta dai Gip di Reggio Calabria: smentite le valutazioni del collega di Barcellona. All’avvocato Marra viene imputata anche l’aggravante del metodo mafioso

L’avvocato Antonio Marra, finito nel centro del ciclone a seguito dell’operazione “Fata Morgana” condotta dalla Dda di Reggio Calabria, è tornato nuovamente in carcere su mandato dei Gip Barbara Bennato e Domenico Santoro. L’accusa nei suoi confronti è associazione segreta e turbativa d’asta aggravata dalle modalità mafiose. Proprio su quest’ultimo capo d’imputazione si segnala il parere discordante dei giudici: Marra, infatti, era stato scarcerato precedentemente dal Gip di Barcellona Pozzo di Gotto proprio perché era impossibile asserire con certezza l’aggravante mafiosa a suo carico. Una scelta, questa, rivista e corretta dai Gip di Reggio Calabria, che hanno così incrementato il mero divieto di dimora a Reggio precedentemente imposto dal collega in servizio in Sicilia.

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