Messina, emergenza cinghiali: Accorinti bypassato, i consiglieri chiamano in causa la Regione

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Dalla vicepresidenza parte la richiesta all’assessore Maurizio Croce: dopo 10 mesi non è più tollerabile rinviare l’adozione di provvedimenti e minacciare così la salute dei cittadini di Messina

I due vicepresidenti del Consiglio comunale di Messina, Nino Interdonato e Nicola Crisafi, insieme ai consiglieri Adamo, La Paglia e Pagano, stanchi dell’inerzia dell’amministrazione Accorinti hanno scritto direttamente all’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce, per far sì che l’ordinanza sindacale n. 245776 del 20 ottobre 2015, venga adeguata alle prescrizioni della legge regionale n. 18 dell’11 agosto 2015.

È assurdo che dopo 9 mesi di interpelli, interrogazioni, consigli comunali e circoscrizionali l’Amministrazione comunale mantenga in piedi un’ordinanza inutile e mai applicata, che ha garantito l’esclusiva sopravvivenza di animali che, con le patologie già riscontrate nel 30% del campione esaminato dall’Asp (tubercolosi), mettono seriamente a rischio la salute dei cittadini”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio, Nino Interdonato, che unitamente agli altri firmatari ha chiesto interventi urgenti ed indifferibili al fine di dar corso alla legge regionale. Un provvedimento che ha già visto attuazione nel comune di Lipari (frazione Vulcano): “La libera circolazione dei cinghiali in pieno centro cittadino – perché il viale Regina Elena è da ritenersi tale, ha evidenziato Interdonato – sono uno schiaffo al buon senso e soprattutto mina alle fondamenta quel sacrosanto diritto alla salute che evidentemente non è ritenuto da questa Amministrazione un bene da tutelare, per questo, stante la pericolosità della situazione venutasi a creare, chiediamo all’Assessore Croce un intervento deciso per porre fine alla evidente situazione di pericolo”.

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