Questa sera il live di Ezio Bosso al teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria: una meraviglia da dieci minuti di applausi
Era stata appena aperta la vendita dei biglietti per lo spettacolo quando si è registrato immediatamente il sold out, con mesi di anticipo. E in effetti il Cilea era gremito di persone, dalla platea ai palchi del terzo ordine. Tutta Reggio (e non solo) era lì per ascoltare, per incuriosirsi, per restare ammaliata dall’arte di Bosso.
Il pianista, venuto timidamente a galla per quanti ancora non lo conoscevano grazie all’ultimo Festival di Sanremo, ha offerto generosamente l’esecuzione di 6 brani, o meglio 6 stanze, introducendo ognuna di esse con cura e senza perdere mai nemmeno per un attimo il sorriso.
Una raffica di note è scesa sul pubblico, inumidendo gli occhi di quanti si sono dimostrati capaci di ascoltare la musica nell’unico modo in cui è davvero comprensibile: col cuore. Ma se l’emozione non si è manifestata in tutti come commozione, comunque la musica di Bosso è arrivata ad ogni singolo spettatore: dato palesatosi nei dieci minuti di applausi a fine concerto, interrotti solo dall’organizzatore della serata, Ruggero Pegna, per consegnare ad Ezio Bosso il “Riccio d’argento” opera del maestro Gerardo Sacco. Lo spettacolo si è inserito infatti nella trentesima edizione della rassegna del miglior live d’autore “Fatti di Musica Radio Juke Box 2016”, con il Patrocinio dell’Assessorato comunale alla Cultura.
Lacrime e sorrisi, sui quali l’artista ha speso bellissime parole in chiusura della serata: “I sorrisi avvicinano più dei passi. Così come noi artisti ci alleniamo a suonare per riuscirci al meglio, auguro a voi di riuscire ad allenare e migliorare il vostro sorriso sempre, perché sorridere a qualcuno può migliorargli la vita“.
Un momento culturale prezioso per Reggio Calabria, una pietra da incastonare nell’illustre “carriera” del teatro Cilea che tanti artisti di fama internazionale ha ospitato e tanti ancora si offre di presentare.
Il maestro si è detto entusiasta dell’esperienza reggina, ai nostri microfoni ha affermato: “Tornerò sempre a Reggio Calabria: questa città mi ha sorpreso tanto“.
Alcune persone però avevano storto il naso all’idea del grande pianista in concerto: “una strumentalizzazione della malattia per fare successo”, dicono in riferimento alle condizioni di salute del maestro. Eppure tutti i presenti questa sera non hanno notato sofferenza o frustrazione ma gioia, passione e talento. Sul palco è salita non la malattia, ma l’arte: quella innegabile, pura ed eterea del maestro Ezio Bosso.