Elezioni: esaminati i candidati di 13 comuni, molti in Calabria

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LaPresse/Roberto Monaldo

“La legge Severino ha bisogno di un tagliando”. E’ quanto afferma la presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi, presentando la relazione sulla situazione dei comuni sciolti per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso o sottoposti ad accesso, in vista delle elezioni del 5 giugno. La commissione ha così esaminato i candidati di 13 comuni. “La commissione ha analizzato il clima nel quale si è svolta la campagna elettorale e le situazioni non rilevabili dal unto di vista giudiziario ma dal quale emergono condizionamenti ambientali”, puntualizza la Bindi. Le liste dei candidati messe sotto la lente sono quelle dei comuni di San Sostene (provincia di Catanzaro), Joppolo (provincia di Vibo Valentia), Badolato (provincia di Catanzaro), Sant’Oreste (provincia di Roma), Platì (Provincia di reggio Calabria), Ricadi (provincia di Vibo Valentia), Diano Marina (provincia di Imperia), Villa di Briano (provincia di Caserta), Morlupo (provincia di Roma), Scalea (provincia di Cosenza), Finale Emilia (provincia di Modena), Battipaglia (provincia di Salerno) e Roma.

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