Tentato suicidio a Reggio Calabria: salvato in extremis un detenuto in cella ad Arghillà

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Tentato suicidio ad Arghillà: la prontezza dei due poliziotti penitenziaria, il senso umano di altruismo, il senso di responsabilità istituzionale e lo sprezzo al pericolo hanno portato gli Agenti ad intervenire con immediatezza e mettere in salvo da sicuro impiccamento quella persona, , quell’uomo che per ovvie motivazioni cercava di mettere fine alla sua vita terrena

Mentre in tutta Italia si avviano i cittadini e le Autorità ai festeggiamenti nel ricordo della resistenza della storia partigiana e nell’unità d’Italia, in una delle tre sezioni c.d. padiglioni della reclusione dove sono ristretti circa 270 detenuti delle varie patologie criminali reggini e calabresi, la Polizia Penitenziaria alle 6 circa di questa prima fase giornaliera in un giro d ispezione ha inteso pericolo per un ristretto che in quel momento cercava con impiccamento legando uno straccio alle sbarre e lasciandosi poi eventualmente cadere nel bagno della propria cella. La prontezza dei due poliziotti penitenziaria, il senso umano di altruismo, il senso di responsabilità istituzionale e lo sprezzo al pericolo hanno portato gli Agenti ad intervenire con immediatezza e mettere in salvo da sicuro impiccamento quella persona, ,quell’uomo che per ovvie motivazioni cercava di mettere fine alla sua vita terrena. Il detenuto soccorso e trasportato presso la sala sanitaria del carcere è stato poi affidato alle cure mediche e sanitarie oltre ad essere posto a grande sorveglianza. Plauso della segreteria generale del Cosp Mimmi Mastrulli e del segretario regionale cosp calabria luigi barbera che complimentandosi con gli agenti “eroi” silenziosi hanno cosi commentato…” nel ricordo del 25 aprile storico oggi la polizia penitenziaria d’Italia r calabrese ha dimostrato laddove ancora da dimostrare che un gesto eroico lo si fa per liberare l’Italia e gli italiani dal nemico ma lo si fa anche per liberare da morte certa chi nella disperazione detentiva cerca di togliersi la vita autosopprimendosi con estremo gesto del suicidio”. Nell’ultimo anno sono circa 1500 suicidi sventati dalla polizia penitenziaria nelle prigioni d’Italia. Ad arghilla su circa 270 detenuti operano silenti e professionali solo circa 100 agenti penitenziari un numero altamente insufficiente a garantire servizi, sicurezza, vigilanza e trattamento.
Al segretario paolo Nistico e al sup collega giunga dal cosp d’Italia vivo compiacimento.

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