Reggio Calabria, Tramontana: “Città Metropolitana? Un successo di A Testa Alta”

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“Finalmente si iniziano a vedere i primi effetti economici derivanti dallo status di Città Metropolitana. Uno straordinario  traguardo, raggiunto qualche anno fa nello scetticismo generale. L’idea illuminante e visionaria uscì dalla mente lungimirante dell’ ex Presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Bova. In quel tempo, pochi  riuscivano a vedere la grande opportunità che avrebbe potuto rappresentare per il nostro comprensorio, pochissimi avevano il coraggio di interrogarsi sulle conseguenze che avrebbe prodotto lo sfarzoso “Modello Reggio”. A Testa Alta, allora componente di maggioranza del Partito Democratico, lottò con tutte le sue forze, sostenendo il segretario Strangio, per l’approvazione della legge che riconosceva a Reggio Calabria la possibilità di entrare nell’élite delle città Italiane. Superato lo scetticismo iniziale, persino il “grandioso” centrodestra scopellitiano fu costretto ad appiattirsi e sostenere l’iniziativa”, scrive in una nota Massimiliano Tramontana di “A Testa Alta”. “Oggi- prosegue– a distanza di anni, il centrosinistra è costretto ad amministrare con il peso del buco di bilancio lasciato dal “Modello Peggio”.  Il Sindaco Falcomatà, nonostante questo, sta tentando di fare tutto il possibile per risollevare la città dal degrado morale, culturale, economico e politico nel quale si trovano catapultati i reggini. Sicuramente non è un’impresa facile, ma tutti noi stiamo cercando di impegnarci al massimo. I 130 milioni di euro –aggiunge– che dovrebbero arrivare a breve, potranno, se spesi bene, cambiare il volto di tutto la provincia. L’idea di una città viva, all’interno di un comprensorio non più periferico, potrebbe veramente dar vita ad una svolta. Questo potrebbe essere il momento giusto per dimostrare che in città c’è una classe politica degna di questo nome, nessuno adesso può più avere alibi. Bisogna costruire in maniera sinergica il futuro dell’intera area, bisogna farlo per garantire un futuro a questa terra, a noi stessi e ai nostri figli. Certi treni nella vita passano una sola volta. Oggi, come allora, A testa Alta è pronta ad assumersi la responsabilità del cambiamento, dell’innovazione e del riformismo coraggioso che da sempre contraddistingue il nostro movimento”, conclude.

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