Reggio Calabria, operazione “Urbanistica” al Comune: sentenze ridimensionate, tre assolti “per non aver commesso il fatto”

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Tre condanne, due non luogo a procedere per prescrizione e tre assoluzioni. La Corte d’appello di Reggio Calabria, chiamata dalla Cassazione a riesaminare il procedimento Urbanistica, ha ribaltato i precedenti giudizi che avevano confermato l’esistenza di una vera e propria associazione a delinquere all’interno dell’ufficio Urbanistica del Comune di Reggio Calabria. L’accusa, anche su indicazione della Suprema Corte, e’ caduta, di conseguenza sono molte le condanne dimezzate o cancellate dai giudici d’Appello. Vedono ridotta la condanna rimediata a meno di meta’ della pena in precedenza incassata Pasquale D’Ascoli, condannato a 3 anni, in luogo dei 6 anni e 6 mesi rimediati in precedenza, Carmelo Lo Re, in precedenza punito con 6 anni, oggi ridotti a 3 e Francesco Cali’, condannato a 3 anni, in luogo dei 5 anni e 6 mesi in passato incassati. Sono stati invece dichiarati prescritti i reati contestati a Antonio Demetrio Artuso e Giovanni Tornatola, in passato puniti rispettivamente con cinque e quattro anni di carcere, mentre incassano un’assoluzione piena “per non aver commesso il fatto” Marilena Mastrandrea, Antonio Smeraldo e Giuseppe Melchini (nella foto), principale imputato del procedimento per questo in precedenza condannato a 7 anni e 8 mesi.

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