Reggio Calabria, Maiolino (FI): “amministrazione Falcomatà predica bene e razzola male”

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palazzo san giorgio“Quando in ballo c’è il disegno dell’architettura del secondo bilancio dell’amministrazione Falcomatà arroganza e menefreghismo persistono indisturbate. A pochi giorni dal Consiglio Comunale, convocato in data 28/04/2016, improntato su tematiche di rilevante importanza, attinenti regolamentazioni legate a tasse quali IMU, TASI e IRPEF la politica reggina non è in possesso delle carte per lavorare; ai colleghi di maggioranza e chiaramente alla minoranza sono state negate le documentazioni di questi regolamenti che andranno discussi in Consiglio. Con la solita politica accomodante questa amministrazione concede, di fatto, poche ore di valutazione ai consiglieri che con ogni probabilità si riuniranno in Commissione Bilancio il 27/04/2016, nel pomeriggio”, scrive in una nota il consigliere comunale di Forza Italia, Antonino Maiolino. “I tributi più alti di Italia – prosegue– non meritano di essere studiati in maniera approfondita è questo il messaggio, ahimè chiaro, che Falcomatà con la sua Giunta lancia ai propri collaboratori, alla minoranza e alla cittadinanza reggina; non occorre una valutazione, sarà necessaria la manovra burattinaia votante che, chinando il capo, accetterà senza fiatare quanto stabilito dai piani alti. Il quesito sostanziale che mi porta e ci porta, cari cittadini, a riflettere è uno solo: “perché mai un problema così importante come le tasse che affannano tutti noi viene affrontato con queste logiche?” Purtroppo le risposte sono due, in entrambi i casi non belle e chiaramente poco confortanti. Potrebbe essere frutto – aggiunge– di una mossa strategiche che, con cattiveria, nasconde i fatti, magari non belli, all’intera classe politica perché si ha paura di un confronto, non essendo in grado di ascoltare la costruttività delle proposte provenienti dai banchi della destra e della sinistra. Potrebbe altrimenti, la mancata consegna della documentazione ai consiglieri, essere “semplicemente” una svista ma, se fosse così, l’errore sarebbe madornale. La vita politica a palazzo San Giorgio non è bella, non ci sono le condizione minime per poter svolgere il nostro mestiere, con senso civico e determinazione; i colleghi di maggioranza dovrebbero prendere coscienza di rappresentare le prime vittime di questa esclusione che non giova ai cittadini. Mi meraviglio sempre più nel vedere e vivere sulla mia pelle come possa, questa Amministrazione, rappresentarci creando in noi un senso di appartenenza alla nostra terra”, conclude.

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