Reggio Calabria: all’istituto “Carducci-V. da Feltre” si parla di bullismo

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Istituto-Comprensivo-“Carducci-V.-Da-Feltre”-di-Reggio-CalabriaAlla presenza di autorevoli di Luciangela Piras, Maria Santoro, Beniamino Condoluci, Domenico Castagnella, Rosa Calabrò e Maria Giovanna Labate, presso l’aula magna della scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo “Carducci – V. da Feltre” di Reggio Calabria, si è tenuta una conferenza su BULLISMO E CYBERBULLISMO in collaborazione con l’associazione KIWANIS CLUB di Reggio Calabria. La giornata è stata inaugurata dal presidente Condoluci che, dopo una breve introduzione, ha lasciato la parola all’avvocato Maria Giovanna Labate. Agli alunni è stato spiegato, attraverso Power Point e video, come riconoscere, prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo. È  inevitabilmente emerso l’importante ruolo ricoperto dalla Scuola come Istituzione che deve rendersi garante della difesa dei diritti di ciascun minore.

“L’emergenza bullismo è sempre più pressante e con il Kiwanis Club, coinvolto nella promozione delle eccellenze dei ragazzi in vari campi, abbiamo deciso di sensibilizzare gli allievi alla concreta conoscenza della situazione attuale”. ha dichiarato la prof.ssa Rina Pasqualina Manganaro, Dirigente dell’Istituto cittadino. “La consapevolezza dei ragazzi, a volte vittime e a volte autori di atti di bullismo, rimane l’arma più potente ed efficace e, insieme alla cultura, restano la base del vivere civile”. Ognuno dei testimonial presenti ha offerto la propria specifica competenza (polizia postale, neuropsichiatra, psicologa, criminologa), per offrire una visione completa ed esaustiva del problema e gli alunni presenti hanno partecipato con vivo interesse alla presentazione e al dibattito che è seguito. “Il messaggio chiaramente consegnato ai ragazzi – ha concluso il dirigente Manganaro – è stato quello che da più da vicino li riguarda: il loro mondo è quello dei social network e che loro ci vivano è scontato, ma in una realtà che procede troppo velocemente i ragazzi rischiano di perderne il controllo. Dunque rispetto e consapevolezza restano i parametri fondamentali perché la privacy di ciascun individuo venga tutelata senza che nessuno, minore o no, corra eventuali rischi”.

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