Reggio Calabria, dopo l’operazione “Mala Sanitas” i reparti di Ostetricia e Ginecologia e di Neonatologia degli Ospedali Riuniti sono decimati nel personale: per i parti si rischia il caos
Eppure agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria si svolgevano in media 6 parti al giorno, oltre 2.000 l’anno. Un numero importante, che adesso sarà difficile – se non impossibile – smaltire a causa da una parte della carenza immediata di personale visto il netto taglio imposto dalla criticità vigente legato all’inchiesta giudiziaria, dall’altro alle conseguenti ripercussioni di sfiducia da parte della popolazione che dopo la diffusione delle notizie fornite dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di Finanza, starà ben più attenta – inevitabilmente – nei confronti del reparto coinvolto dallo scandalo.
Intanto ai Riuniti si riparte
Intanto la notizia dell’ultima ora è che il direttore generale degli ospedali Riuniti di Reggio ha chiesto l’assunzione urgentissima di dirigenti medici e personale sanitario dopo gli arresti e le interdizioni disposte dal Tribunale. E la struttura commissariale che vigila sul Piano di rientro si è subito attivata per individuare il personale medico necessario a sostituire i sanitari agli arresti domiciliari o interdetti dall’attività per 12 mesi. Un provvedimento necessario per garantire la prosecuzione delle attività del punto nascita di Reggio. Si tratta di 7 dirigenti medici, 4 ostriche e 5 infermieri per l’Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia e 3 dirigenti medici per il reparto di Neonatologia.
Per fare entrare in servizio a regime tutto il nuovo personale, però, servirà almeno una settimana. Nel frattempo si sta cercando una soluzione tampone grazie ad una sorta di “solidarietà” extraterritoriale, ottenuta dal neo primario di ruolo del reparto di Ostetricia e Ginecologia insediatosi proprio lunedì scorso dopo il concorso pubblico. Già da oggi dovrebbero essere in servizio ostetriche, ginecologi e specialisti provenienti dall’Asp di Cosenza e dall’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciacco di Catanzaro, che dovrebbero garantire il ritorno alla piena funzionalità del reparto dopo due giorni di difficoltà, anche con il contributo del personale di altri reparti del Riuniti di Reggio per dare supporto al Punto nascita.
Basterà per scoraggiare la sfiducia dettata dall’operazione “Mala Sanitas” che ha sconvolto l’intera città, riportandola tristemente sulle prime pagine dei giornali nazionali?