Messina, Salvatore Vernaci era molto legato al paese di Itala che lo ha adottato come cittadino onorario dove adesso riposa nella sua pace
Salvatore Vernaci è stato un illustre avvocato, scrittore e burocrate. Tanti hanno avuto il piacere di conoscerlo presso la Provincia Regionale di Messina come un uomo tranquillo, riservato ed affettuoso con un sorriso che rispecchiava la sua anima. Ha lavorato in diversi comuni dell’hinterland catanese e messinese pur essendo originario della provincia di Palermo. Del grande professionista rimangono alcuni libri riguardanti Itala, Scaletta Zanclea (insieme allo storico Franz Riccobono), Ordinamento degli enti locali in Sicilia, Indovinelli siciliani, Templari, C’era una volta…, etc. Era molto legato al paese di Itala che lo ha adottato come cittadino onorario dove adesso riposa nella sua pace.
Per ricordare il Dott. Salvatore Vernaci Antonio Condorelli ha scritto una poesia:
Una vita per gli altri
(dedicata a Salvatore Vernaci)
Il silenzio era una soave voce
tra gli spazi della sensibilità,
come un canto del cigno
che danzava nella felicita
per la grande abilità.
Eri tu, Salvatore Vernaci,
che come responsabile
della Provincia Regionale di Messina
hai elevato il tasso tecnico amministrativo
per un miglior servizio al cittadino.
Pur essendo nato nella provincia di Palermo,
vivevi con passione la città di Messina,
ma adoravi Itala, futura terra natia del dopo vita .
Nel paesino ritrovavi
la fanciullezza della perduta età,
come se la sommità dei monti
sfiorasse la profondità della tua anima,
e nella valle dei sogni ritornavi
bambino per giocar a nascondino.
Tanti ti han conosciuto
qua e là tra i paesi e le città
dove il tuo esser rimarrà
sempre presente nei cuori della gente
e solo il tempo ci dirà quanto ci manchi.
Con lo storico Franz Riccobono
hai dedicato un libro per Scaletta Zanclea
mentre, con i tuoi scritti, hai celebrato
la tua amata Itala e gli enti locali
a ritrovar Indovinelli siciliani.
Avvocato, ti ringraziamo
per essere stato un uomo sovrano,
con una mente eccellente
ed uno studio competente.
Adesso, riposi dolcemente
tra i fior di zagara infinita musica dell’universo,
e con l’abbraccio del divin mistero
ti illumini tra le stelle del cielo
a guardar il nuovo impero.
Una torre infinita
(dedicata a Giacomo La Torre)
Era un sentiero,
la torre che sentivo dentro il pianto di vita,
e vidi Giacomino che mi salutava
nei sogni del nuovo mistero.
Percepivo sempre le sue parole,
la sua ansia, il suo sorriso, la sua eleganza,
la sua natura buona e bella.
Ciao Giacomo, sei una torre immensa
oltre ogni immaginazione,
spazio infinito senza morte ma resurrezione.
Antonino Condorelli