Messina, Accorinti si difende: alla Leopolda per il bene di Messina. E Panarello tira una stoccata alla Giunta

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Il primo cittadino ribadisce di non avere accordi politici con alcuna forza consiliare: “sono andato lì per risolvere i problemi della città”. Intanto Eller Vainicher familiarizza coi consiglieri…

E’ ufficialmente iniziata l’avventura istituzionale a Palazzo Zanca di Luca Eller Vainicher. L’uomo nuovo di Sesto Fiorentino, nella giornata di ieri, ha incontrato i consiglieri comunali, scambiando una parola con ciascuno di loro e incrociando le lame – in almeno due occasioni – con Nina Lo Presti, costringendo il presidente della commissione, l’ex Pdr Carlo Abbate, a interrompere i lavori.

Nel frattempo Renato Accorinti ha replicato a quanti, anche all’interno del suo movimento civico, hanno contestato la presenza del primo cittadino alla Leopolda. “Sono andato perché lì erano presenti tanti soggetti istituzionali e ho parlato con Faraone, con l’assessore alla Sanità, col Ministro della Pubblica Istruzione. Sono andato per risolvere i problemi della nostra città, non per giocare sottobanco con due mazzi di carte. Ribadisco di non avere accordi con nessuno partito” ha scandito un irritato Accorinti, spalleggiato dal nuovo responsabile al Bilancio che – dopo aver taggato su twitter l’intero establishment renziano – ha ridimensionato le polemiche spiegando come l’evento non fosse manifestamente partitico.

Il sindaco, fra le altre cose, ha ricevuto nella giornata di ieri l’ennesimo schiaffo da un suo ex collaboratore. Dopo le polemiche coi tanti esperti dimissionari, stavolta è stata Patrizia Panarello – ormai ex assessore della Giunta – a tirare un gancio sotto la cintura, rompendo il tabù del politicamente corretto: “Ho avuto modo di apprezzare la lealtà e la correttezza dei rapporti interpersonali con diversi di voi – ha scritto l’ex esponente della Giunta in una nota riservata ai consiglieri – rapporti che andavano al di là dovute prese di posizione politica di opposizione. E devo dire che in questo il Consiglio comunale ha dato una lezione di stile alla Giunta“. Parole al vetriolo, segno che il commiato non è stato dei migliori.

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