Mafia sui Nebrodi e furti di bestiame: il racconto di SkyTG24

StrettoWeb

L’emittente satellitare racconta l’infiltrazione della criminalità organizzata nel messinese: come la mafia sui Nebrodi ha ottenuto un giro miliardario

Dedicata all’abigeato la puntata della terza stagione di VICE on SkyTG24 e, in particolare, al preoccupante fenomeno dei capi di bestiame che vengono rubati o spariscono dagli allevamenti per finire in macelli clandestini, da cui le carni vengono poi commercializzate senza i dovuti controlli.

Il giro d’affari delle agromafie è miliardario e mette in serio pericolo i consumatori, dato che con la carenza di controlli aumentano le malattie infettive tra gli animali. Tra queste, brucellosi animale e tubercolosi bovina, malattie che si trasmettono ai consumatori sia delle carni che dei latticini.

Le telecamere di SkyTG24 hanno dedicato questo servizio ai Nebrodi, per il forte impegno sul territorio volto a tutelare i consumatori con una specifica task force, coordinata dalla Polizia di S.Agata Militello e derivante da un apposito protocollo d’intesa tra il Questore di Messina Giuseppe Cucchiara e il Presidente Antoci: tutto ciò a riprova di quanto l’illegalità stia minacciando la sicurezza alimentare.

Diversi i contributi raccolti nel corso del servizio realizzato sul territorio dei Nebrodi; allevatori, medici, esperti ed il dirigente del Commissariato di S.Agata Militello Daniele Manganaro. Toccanti le interviste a testimoni colpiti da malattia per l’assenza dei dovuti accertamenti su animali purtroppo rivelatisi infetti.

Sull’argomento anche il sen. Giuseppe Lumia ha presentato una  interrogazione parlamentare in Senato sul tema della macellazione e delle malattie dei bovini in  provincia di Messina, sottolineando le gravi responsabilità istituzionali.

Il Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, fortemente impegnato sulla delicata questione, commenta che la tutela dei consumatori e del territorio dei Nebrodi riveste interesse primario. “Per questo motivo ho fortemente voluto un marchio di qualità del Parco, concesso solo dopo rigidi controlli di sicurezza sulla qualità alimentare e  destinato a rendere riconoscibili i prodotti dei Nebrodi. Il nostro obiettivo riguarda sia la tutela della salute dei consumatori sia il ripristino della legalità, per restituire  dignità ad un territorio sfruttato e utilizzato per affari illeciti. Si tratta di un argomento di primario interesse, su cui la tolleranza non è consentita e che da tempo mi vede impegnato in prima linea: purtroppo constatiamo la mancanza della necessaria  attenzione da parte delle autorità preposte ai controlli che avrebbero dovuto già da tempo prendere provvedimenti. E’ necessario colpire questo nucleo di illegalità e speriamo che la Magistratura ripristini prima possibile le condizioni di serenità, salute e legalità che fino ad ora sono state gravemente compromesse. Confido inoltre nei nuovi vertici provinciali del Servizio Veterinario, che sapranno controllare e agire in assoluta sinergia e comune condivisione” conclude Antoci.

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