Diversi casi di “lingua blu” in Sicilia, l’IZS: “nessun allarme ma l’attenzione deve essere sempre alta”

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Gli ultimi casi di “lingua blu” in Sicilia risalgono ad un mese fa

In Sicilia nelle province di Catania, Enna, Messina e Siracusa sono stati scoperti casi di Bluetongue la cosiddetta “lingua blu”, un pericoloso virus che colpisce bovini, ovini e caprini. Gli ultimi casi risalgono ad un mese fa. Il direttore dell’area Diagnostica virologica dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia spiega che “non c’è nessun allarme per gli allevatori siciliani, anche se l’attenzione deve essere mantenuta sempre alta“. “La situazione è sotto controllo, grazie a un efficace sistema di sorveglianza messo in atto dal ministero della Salute fin dal 2001” . Il virus penetra nei ruminanti mediante la puntura di insetti appartenenti al genere Culicoides, si moltiplica nei linfonodi e si diffonde in tutto l’organismo. In Sicilia, negli ultimi 15 anni c’è stato un andamento altalenante della malattia. Dal 2004 al 2015 sono stati esaminati più di 226 mila campioni di siero prelevati dai bovini sentinella, di cui quasi tremila sono risultati positivi. I casi più recenti, con la presenza dei sierotipi 1 e 4, si sono verificati a marzo di quest’anno.

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