Capo d’Orlando: la Regione Sicilia costringe la chiusura di Villa Piccolo per un errore di 50 centesimi

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Capo d’Orlando (ME): chiude Villa Piccolo, celebre dimora di artisti che ospitò anche Filippo Tomasi di Lampedusa. La Regione Sicilia blocca i fondi per un errore di 50 centesimi nei bilanci

Villa PiccoloA Capo d’Orlando, in provincia di Messina, esiste una villa che negli ultimi giorni è diventata un caso nazionale: Villa Piccolo, residenza del poeta Lucio e del pittore Casimiro Piccolo, cugini del celebre scrittore Filippo Tomasi di Lampedusa, che lì scrisse alcune pagine del Gattopardo, chiude i cancelli.
La Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, che gestisce la villa dal 1970 per tutelare il suo patrimonio culturale, librario, naturalistico e artistico, ha sempre avuto lo scopo di incrementare le attività culturali. Questa nobile attività, di supporto alla Regione Sicilia, gli si è però ritorta contro: un controllo incrociato sui registri contabili dell’attività ha rivelato un errore di 50 centesimi, bloccando così ben 183.000 euro di incassi che la Regione avrebbe dovuto corrispondere alla Fondazione. Incassi percepiti grazie a una percentuale sui biglietti della mostra di “acquerelli magici” di Casimiro Piccolo a Taormina, che la Fondazione attende da molto tempo, essendo in credito con la Regione per più di un milione di euro.

Dipinto Casimiro PiccoloLa chiusura della villa, culla della cultura siciliana per oltre un secolo, ha indignato non soltanto i suoi gestori ma tutto il Paese che, attraverso le parole del presidente della Fondazione, Giuseppe Benedetto, ha appreso la notizia: “La mafia si combatte in Sicilia non con vuote parole, ma aiutando i giovani a crescere a contatto dell’arte, della cultura, della bellezza… la burocrazia della Regione Siciliana ha deciso che Villa Piccolo vada chiusa. Ne prendiamo atto con la sofferenza e lo strazio di chi ha dedicato del tutto disinteressatamente, spendendo energie di ogni tipo, anni di impegno alla cura di tanta delicata creatura“.
Il presidente ha poi proseguito: “Come ho avuto modo di dire tante volte, la mediocrità è peggio della criminalità nel frenare lo sviluppo della nostra terra. Dalla criminalità ci si può difendere combattendola, la mediocrità di alcuni burocrati, invece, non si può battere“. Un duro sfogo quello di Piccolo, contro un ufficio che già in passato aveva dato da discutere riguardo la sua eccessiva rigidità. Gli oneri finanziari, aggravati improvvisamente, hanno costretto la fondazione a chiudere i cancelli, i musei, il parco di 20 ettari e a programmare il licenziamento, nei prossimi giorni, di due dipendenti e altri 15 collaboratori e lavoratori stagionali.
Con l’aiuto dell’assessore ai Beni Culturali Carlo Vermiglio, è stata programmata per stamattina una riunione a Palermo finalizzata a identificare eventuali responsabilità nella vicenda. Ad addolcire la tragicomica situazione, il ritrovamento di un dipinto inedito di Casimiro Piccolo, presentato dal presidente Benedetto durante la conferenza stampa per l’annuncio della chiusura della villa. Su Facebook intanto anche i cittadini si sono mobilitati, creando una pagina dal titolo provocatorio: “Dona 50 cent alla Regione Sicilia per salvare Villa Piccolo”, in cui vengono raccolte tutti gli sfoghi, le opinioni, gli sviluppi e le novità sulla vicenda.

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