Bimba autistica calabrese indesiderata per la gita, Marziale: “risvolti inquietanti”

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Bimba autistica calabrese indesiderata per la gita, Marziale: “quanto accaduto deve farci riflettere sull’impellenza di intervenire con dosi massicce di educazione civica”

scuola“C’è qualcosa di inquietante nella vicenda riguardante la bambina autistica, di origini calabresi, rifiutata dai compagni di classe di una scuola media di Legnano (MI) per il viaggio d’istruzione a Mauthausen, in Austria, che va al di la delle responsabilità oggettive dei tredicenni coinvolti, ossia il cinismo e lo sprezzo quali sintomi di mancanza di educazione verso i più deboli. Ciò non può che essere ascrivibile alla stessa scuola, alla famiglia e alle pratiche ludiche ormai consistenti in videogiochi dove vince la forza, la sopraffazione del più debole e la determinazione priva di scrupoli”: è l’analisi del sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, che non lascia spazio ad attenuanti di sorta. “Quanto accaduto – spiega il sociologo – deve farci riflettere sull’impellenza di intervenire con dosi massicce di educazione civica, di educazione ai media, perché è la diseducazione nei due rami a determinare un’adolescenza che si spinge fino al rifiuto di ciò che non è “forte”, di ciò che non può competere a parità di armi e può dare solo fastidio”. Un plauso il presidente dell’Osservatorio rivolge: “Al ministro Stefania Giannini, che ha sospeso la gita ed ha inviato ispettori a fare luce su qualcosa che, qualora disvelasse complicità di taluni docenti, assumerebbe contorni disdicevoli ed inquietanti. L’esperienza – conclude Marziale – mi ha insegnato che laddove ci sono bambini “cattivi” dietro ci sono sempre adulti pessimi, con ciò non intendo assolutamente accusare niente e nessuno preventivamente, ma da sociologo raccolgo il dato statistico in mio possesso e tiro le somme”. 

 

 

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