Il sen. Pietro Fuda , sindaco di Siderno, ha invece fatto un discorso a tutto tondo partendo da una considerazione allarmante sulla classe dirigente che a suo avviso, di fronte al tema della città metropolitana, latita. Per Fuda l’istituzione della città metropolitana è parte di un preciso disegno della governance nazionale che, non riuscendo ad irreggimentare le regioni, ha optato per le città, come motore di sviluppo prossimo venturo. “A noi sta anche bene – ha detto – se non fosse per il disimpegno verso la Calabria di Fs e Anas che non pungolati dalla classe politica, ci lasciano sopravvivere senza collegamenti ferroviari, o di viabilità interna ed interregionale. E la questione dello sviluppo – ha detto, – per noi che già siamo forti per le vestigia archeologiche che conserviamo, per il parco dell’Aspromonte, per le spiagge si concentra nel diritto negato di mobilità ed accessibilità. Fuda ha quindi spostato l’attenzione sui partiti e sulla forza che hanno oggi le liste civiche, visto che ogni sindaco sa che per sopravvivere deve rispondere solo ai suoi elettori. Per il sindaco di Bagaladi Santo Monorchio alla pigrizia del legislatore verso la Citta metropolitana bisogna rispondere con un tavolo tecnico che bisogna chiedere con forza per creare una sinergia proficua contro la burocrazia inadeguata . “ serve discontinuità – ha detto – anche con quel meridionalismo piagnone che ci toglie ogni speranza”. Per il Gal dell’area grecanica c’era il direttore Andrea Casile che, dopo aver evidenziato le “perle” del suo territorio, dal trekking a Palariza al pecorino d’aspromonte si è chiesto: ma la città metropolitana si occuperà anche della sopravvivenza di questi tesori ? Gli ha fatto eco il sindaco di S. Stefano Francesco Malara che rappresentando i sindaci dell’area dello Stretto ha posto il problema dei prodotti identitari e della necessità di sostenerli da parte di tutti i sindaci, anche se la specialità in discussione potrebbe non riguardare tutti. Con una sintesi propositiva e poderosa insieme ha chiuso la tavola rotonda il presidente del Parco Giuseppe Bombino reduce dall’ Earth Day dove , per la sua terra, si è anche conquistato un premio. In un discorso bene articolato, Bombino ha segnalato la resilienza della citta metropolitana, la biodiversità che contraddistingue il Parco da intendersi, anche per fare la differenza con le altre città metropolitane, parte integrante del tessuto metropolitano e la necessità di proiettare al più presto, Reggio nella sua nuova veste, nello scenario del Mediterraneo.
A Reggio Calabria due giornate per il Piano di Riassetto territoriale
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