Fra Messina e Capo d’Orlando: Forza Italia riparte dai Giovani

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In città è stata inaugurata la nuova sede del movimento giovanile e Maria Fernanda Gervasi è stata nominata coordinatrice dello stesso. In provincia, frattanto, Raineri ha organizzato un’iniziativa simbolica contro la chiusura di Villa Piccolo. Così, nel messinese, Forza Italia Giovani prova a rialzare la testa

Maria Fernanda Gervasi è la nuova coordinatrice di Forza Italia Giovani in città. Classe 1988, scuola Maurolico, laurea in Giurisprudenza, il volto nuovo dei berlusconiani a Messina ha assunto l’incarico nella giornata di ieri, su indicazione di Dario Moscato e in accordo con il coordinatore nazionale Annagrazia Calabria. In concomitanza con l’annuncio ufficiale è stata inaugurata la nuova sede cittadina, sita in piazza Cairoli al n. 71. All’evento hanno partecipato il commissario regionale Gianfranco Micciché, gli onorevoli Berdardette Grasso, Francantonio Genovese, Franco Rinaldi, Basilio Catanoso, Salvo Pogliese e Mariella Gullo, nonché i rappresentanti del Consiglio comunale e delle circoscrizioni cittadine.

Forza Italia intende così rilanciare la sua presenza del territorio, rendendo Messina l’unica provincia sicula ad avere un’apposita “sezione” dedicata al giovanile, un luogo d’incontro per i ragazzi vicini al centrodestra interessati all’impegno e all’associazionismo. Ma non è tutto: a pochi chilometri dallo Stretto, infatti, un gruppo di ragazzi, militanti nel movimento, ha organizzato un blitz notturno a Villa Piccolo dopo lo scandalo dei “50 cents”. A promuovere l’iniziativa simbolica per rilanciare l’arte e la cultura nel comprensorio  è stato il coordinatore provinciale Federico Raineri, che ha rivendicato con orgoglio la paternità della manifestazione: “Villa Piccolo è un bellissimo esempio di gestione di un patrimonio artistico e paesaggistico importante per i Nebrodi e per l’intera Sicilia. I funzionari regionali, lo stesso Crocetta, invece che supportare queste strutture virtuose, tagliano i fondi e si aggrappano a cavilli che non fanno altro che generare rabbia e frustrazione”. Il riferimento è alla stessa fondazione che gestisce il museo, la quale avrebbe dovuto ricevere dalla Regione Sicilia circa 180mila euro, derivanti da una mostra convenzionata a Taormina dove furono esposti i quadri di Casimiro Piccolo; la Regione non ha consegnato i fondi attesi perché mancherebbero 50 centesimi in bilancio. Raineri, critico e sarcastico, ha precisato di aver contattato non soltanto i vertici della fondazione per offrire la proprie solidarietà politica, ma anche onorevoli ed esperti d’area, primo fra tutti Vittorio Sgarbi, da sempre interessato al patrimonio isolano.

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