“Dopo le dichiarazioni entusiaste ed i fiumi di parole spese in questi giorni per convincere tutti che l’operazione messa in campo da Sacal, sostenuta dagli Enti in qualità di soci e dai sindacati collaborativi, fosse cosa buona e giusta, i lavoratori Sacal stanno scoprendo che è stato consegnato loro un pacco regalo che però li spinge nel baratro. Anche quegli stessi lavoratori, che inizialmente avevano voluto credere alle rassicurazioni si stanno rendendo conto che dentro quel pacco regalo non c’è assolutamente niente”, scrive in una nota Usb Calabria. “Non esiste un piano industriale che possa dare una garanzia di fattibilità e tenuta dell’operazione, le clausole sociali, così come state definite, sono in realtà vuote e prive di reali garanzie; infatti ad oggi:
Queste è lo stato delle cose -prosegue l’Usb- dopo le roboanti dichiarazioni da parte di enti e sindacati, che hanno consapevolmente imbarcato i lavoratori su un treno destinato ad un binario morto, partendo da una non verità: hanno detto, infatti, che l’operazione di cessione di ramo di azienda rientrava tra gli obblighi di legge, mentre noi, senza essere stati mai smentiti, abbiamo dimostrato che la legge non prevede affatto questo obbligo! L’unica opposizione reale, quindi, è stata fatta, come sempre, dalla USB che ha rifiutato di svendere diritti e futuro. Di fronte a questa situazione c’erano due strade: o accettare il regalo del pacco vuoto e spacciarlo per una vittoria, come hanno fatto gli altri, oppure rispedirlo al mittente e lottare per avere diritti reali, certi e con le dovute garanzie per il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie. Noi abbiamo scelto la seconda strada! Per questo motivo, la USB Calabria Trasporto Aereo, ha deciso di proclamare uno sciopero dei lavoratori della scalo di Lamezia Terme, per il prossimo 9 aprile! Questo sciopero sarà occasione per dimostrare alla Sacal e a chi ha avallato questo suicidio, che cosa i lavoratori pensano veramente di quell’accordo”, conclude l’Usb.