Reggio, Scarl assume e licenzia 43 lavoratori: la protesta di Cgil e Cisl

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“A Reggio Calabria si consuma l’ennesima farsa paradossale che prende spunto dall’incipit di un articolo di stampa impreciso ed errato anche nell’individuare il soggetto imprenditoriale protagonista della vicenda, così si leggeva: “la giunta comunale contesta le 43 assunzioni della Rheggion – Acciona….”. In primis, se ciò dovesse corrispondere al vero saremmo di fronte a una presa di posizione della politica contraria alla creazione di posti di lavoro, a un tentativo di condizionare le relazioni industriali tra le OO.SS. di categoria FILCTEM-CGIL e FEMCA-CISL – scrivono in una nota i rappresentanti Giuseppe Carbone e Pompeo Greco- che sono state convocate e hanno siglato un accordo con la Idrorhegion SCARL nel quale, oltre a tenere in considerazione il rispetto della clausola sociale, si è preteso, da parte sindacale, il rispetto del CCNL del settore Gas-Acqua, scongiurando  il ricorso a subappalti o contratti di somministrazione (interinali). Ma andiamo ai fatti – proseguono- di nostra pertinenza e legittimità di rappresentanza sindacale. Nella sera di giorno 2 marzo 2016 siamo stati convocati dalla società Idrorhegion SCARL (n.q. di società parte dell’A.T.I. aggiudicataria del Project Financing per la gestione del ciclo integrato delle acque per il Comune di Reggio Calabria) e ci è stata rappresentata, dall’A.T.I. medesima, su sollecitazione da parte del Comune di Reggio Calabria, l’urgenza di fare il rilievo delle letture dei contatori dell’acqua entro il 31 marzo 2016; altrimenti, ci veniva esplicitato, il Comune stesso potrebbe avere notevoli problemi, essendo stato su questa linea indirizzato persino dall’Autority. Oggi, invece -aggiungono-durante un ulteriore incontro, l’azienda Idrorhegion che aveva assunto 43 risorse per espletare questa attività, oltre a mettere in campo una Tasck Force di specialisti provenienti direttamente dalla casa madre di Acciona, attrezzati di software dedicato, ci comunica che le 43 unità lunedì 14 marzo 2016 verranno licenziate. Evidentemente abbiamo solo scherzato, questa attività non è urgente, forse neanche necessaria al settore finanze del Comune di Reggio Calabria. Adesso ci mettiamo però alla finestra a guardare cosa farà la Giunta Comunale. Soprattutto vogliamo “vedere” che posizione prenderà il Sindaco Giuseppe Falcomatà su questa vicenda che, a nostro avviso, è stata montata ad arte da qualche “costola impazzita” della Giunta Comunale; certamente non per il bene dei cittadini e dei lavoratori che vengono licenziati, dopo aver dato prova di essere in grado di portare significativi risultati, rilevando, in pochissimi giorni, circa 18.000 letture sull’obbiettivo di 86.000, fissato per il 31 marzo 2016″, concludono.

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