Reggio, la nuova AN parte col botto: 1.800 tesserati, standing ovation per Scopelliti, “è il nostro unico leader”

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azione nazionaleCon la certezza dei numeri e la “fierezza” della militanza, Azione Nazionale a Reggio Calabria parte con “il botto”: più di mille tessere in città, sfondato il muro delle 1800 considerata la Provincia. Numeri importanti se si considera l’attuale critico momento di vita di tutti i partiti con la disaffezione generale in aumento.

Al Palazzo della Provincia, per la festa del Tesseramento, Azione Nazionale “chiama a raccolta i militanti che non si tirano indietro e si stringono attorno all’unico leader della destra calabrese, Giuseppe Scopelliti, presente in sala ma da militante e tra il pubblico. I video che raccontano le prime attività nazionali e locali di AN fanno da cornice all’incontro in cui si respira aria di destra, di “destra federata. Destra di popolo”, così come recita il totem preparato per l’evento“. Proprio per Scopelliti in sala una vera e propria standing ovation.

Sette sigle che hanno dato vita ad un laboratorio esempio su scala nazionale: a REGGIO la destra non ha voglia né di smobilitare nè di abdicare. “Ha voglia di lottare per la sua gente”, spiegano Alessandra Bordini, Antonella Postorino, Daniele  Romeo, Franco Germanò e Domenico Tamiro chiamati ad intervenire su sollecitazione del “moderatore” Oreste Romeo che garantisce come “d’ora in poi la destra a Reggio non farà sconti a nessuno”.

Per l’altro Romeo, Danielequesta è un’amministrazione comunale inadeguata, dopo sedici mesi possiamo dire di aver assistito al trionfo del nulla. Manca una programmazione, manca una visione che è quella che ha caratterizzato invece la nostra esperienza amministrativa“.

Azione NazionalePATRIA – E’ invece il movimento giovanile che nasce anche questo a Reggio, a dimostrazione di un fermento e di un dinamismo che caratterizza le nuove generazioni della destra cittadina: è Domenico Tamiro ad illustrare il logo e riempirlo di contenuti, attraverso le continue riunioni che ci “permettono di crescere insieme e di tornare alla militanza”. Tocca a Franco Germanò invece elencare ed analizzare tutti gli elementi più spinosi dell’amministrazione Falcomatà, dal caso Quattrone al caso Miramare, dal Parco Caserta fino all’Avr sia per la burla della differenziata che per le assunzioni a dir poco controverse

A chiudere Pasquale Morisani, che prima della consegna finale delle tessere ai soci fondatori e agli iscritti, ha tracciato la linea convinta dei punti programmatici del movimento, basato sui valori che hanno reso grande e forte la destra nel tempo.

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