Reggio: gli atleti “viziati” del pattinaggio rispondono al sindaco

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Atleti e famiglie viziati, incontentabili e completamente scollati da una realtà cittadina che naviga in problemi veramente seri. “Che saranno tre mesi di stop!” Con queste parole il Sindaco Falcomatà, in occasione dell’Assemblea cittadina, liquida il mondo del pattinaggio a rotelle reggino e mette in evidenza quanto sia distante dal mondo dello Sport, quello praticato con enormi sacrifici, perchè gli atleti del Sud quando scalano le classifiche hanno affrontato doppia fatica in quanto non esistono impianti disponibili in cui allenarsi per ore e ore come fanno i colleghi del Nord. Vittime, facciamo le vittime per aver dovuto sottrarre ulteriore tempo alle nostre vite e a quelle dell nostre famiglie perché costretti ad allenarci fuori Comune e fuori Regione. Testardi ad insistere con le solite richieste quando è stato assegnato alla FIHP il “Copri e scopri”, una struttura non adeguata però, in cui la Federazione dovrà spendere dei soldi per rendere il pavimento pattinabile e che comunque non utile agli atleti che fanno agonismo. Scellerati questi atleti perché non vogliono aspettare solo altri 120 giorni lavorativi ( quindi non tre mesi), tempo utile per far riaprire il Parco Caserta. E apprendere adesso dal Sindaco che per tutti questi anni i nostri atleti hanno frequentato uno spazio, per cui le Società hanno pagato il fitto, non sicuro e non a norma igienico sanitaria e’ gravissimo, che affermi che Il tempo trascorso e i mesi avvenire siano poca cosa “nel contesto in cui viviamo ” e’ gravissimo perchè il primo cittadino non può trovare legittimazione nelle criticità ovvero nel “contesto” che proprio lui è tenuto a sanare! Che saranno mai tre mesi di stop rispetto all’eternità! In fondo si perderanno i Campionati regionali che consentono le qualificazioni a quelli nazionali. Perché sa, signor Sindaco, i nostri atleti hanno sempre rappresentato questa città a livello nazionale ed internazionale e poveri illusi vorrebbero continuare a farlo!!! La preghiamo di non utilizzare più frasi del tipo ” lo sport come veicolo fondamentale per allontanare i nostri giovani dal rischio di finire nelle mani della criminalità” oppure ” lo sport che aiuta i giovani a diventare adulti responsabili, maturi e consapevoli del loro ruolo nella società”. Di demagogia e frasi fatte ne abbiamo la testa piena, di fatti concreti abbiamo le tasche vuote. Di questa assemblea ci resterà l’amarezza di essere stati considerati da lei così: viziati e pretenziosi, ma ne siamo usciti più determinati, consci di potere e dovere contare solo sulle proprie forze e che nel suo immaginario di priorità orizzontale noi siamo posizionati su un gradino un po più in basso, ma non importa perchè noi siamo abituati a salire sul podio ed è lì che torneremo!

Atleti e Famiglie Società Calabria

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