Controlli a tappeto nel messinese, un arresto [DETTAGLI]

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I carabinieri di Santo Stefano di Camastra hanno avviato una sequela di controlli che hanno interessato il centro cittadino Stefanese

EnelNel week end, i carabinieri di Santo Stefano di Camastra, hanno avviato una sequela di controlli che hanno interessato il centro cittadino Stefanese. L’attività, oltre a una generale prevenzione dalla commissione di reati, è stata orientata a verificare la corretta gestione di utenze elettriche da parte di alcune abitazioni le quali sono state passate al setaccio con l’ausilio dei tecnici dei gestori. Questa è costituisce la prima trance di una serie di verifiche finalizzate a garantire il rispetto dei canoni di sicurezza e di legalità ed annullare così i rischi connessi nelle zone di maggior pregio storico artistico del Comune Stefanese. Infatti, al di là della gravità del furto, la verifica ha permesso di evidenziare i pericoli connessi ad un allaccio abusivo alla rete elettrica, creato in maniera grossolana e con delle modalità tali da mettere concretamente a rischio l’incolumità non solo degli occupanti l’abitazione in questione, ma anche di tante altre famiglie di vicini che, nel caso dispecie, sarebbero potute rimanere coinvolte dalle conseguenze dannose di un corto circuito. La situazione, infatti, accertata dai militari della Benemerita ha evidenziato macroscopiche lacune in termini di sicurezza dell’impianto una volta che era stato manomesso. Sicché queste deficienze , insieme alla sottrazione di una quantità d’energica elettrica ( che è in corso di concreta quantificazione), sono state cessate dall’azione dei carabinieri. I quali, avendo accertato che Lisa Giuseppe, nato a Santo Stefano di Camastra (Me), il 15/05/1975 e domiciliato in una delle vie del centro storico, aveva realizzato un allaccio diretto alla rete elettrica pubblica per alimentare la propria abitazione, lo hanno arrestato per furto aggravato di energia elettrica. L’uomo nel pomeriggio, dopo la convalida dell’arresto sostenuta, davanti al Gip di Patti a cura del Sostituto Procuratore, Dottoressa Rosanna Casabona, è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora e di permanenza nell’abitazione dalle 21,00 alle 08,00 del mattino, in attesa della celebrazione del processo che e stato rinviato al 4 aprile 2016.

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