Cassano (Cs), consegnato un immobile per il centro di prima accoglienza per donne in stato di disagio

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A Cassano nasce “Casa Marta”: Centro di prima accoglienza per (solo) donne in difficoltà. E’ ubicato in un immobile nel suggestivo centro storico della città, dato in donazione da Benedetto Di Iacovo, sindacalista di lungo corso, impegnato concretamente sul versante del sociale e della solidarietà,  alla Confraternita di Misericordia Cassano Allo Ionio da anni impegnata sul fronte del sociale e in favore dei più sofferenti e bisognosi. “Casa Marta” un segno concreto nell’anno Giubileo straordinario della Misericordia per rispondere al “grido ” dei tanti “crocifissi” -ha affermato Di Iacovo- per come ci ha esortato durante l’omelia fatta da Mons. Francesco Savino alla Santa Messa in onore del Santissimo Crocifisso, patrono della città di Cassano. La consegna nella giornata celebrativa delle donne, in un clima festoso, gioioso, partecipato e significativo, che ha avuto anche una appendice festosa, presso la sede legale sita in via Mons. Occhiuto, con la consegna a tutte le volontarie della Misericordia di un mazzo di fiori da parte del Presidente  Di Iacovo e del Presidente Martino. La consegna segue la firma del protocollo tra il Sindacato CONF.I.A.L. (Confederazione Italiana Autonoma Lavoratori), rappresentato dallo stesso Cav. Benedetto Di Iacovo e l’Associazione MISERICORDIA di Cassano Allo Ionio, rappresentata dal Presidente Martino Domenico. Il protocollo riguarda proprio il contrasto all’emarginazione, l’inclusione e una comune attività di segretariato sociale ed accoglienza di soggetti indigenti o in area di emarginazione, come le donne sole o in difficoltà. <<Si tratta di un segno tangibile di sostegno a questa nobile attività di solidarietà portata avanti dalla Associazione Misericordia -hanno evidenziato all’unisono Di Iacovo e Martino-, mettere a disposizione della benemerita Associazione dei locali, siti nel centro storico di Cassano, dove Di Iacovo ha trascorso la sua gioventù con i suoi famigliari. Sono felice -ha esordito Di Iacovo e sono sicuro che lo sarebbero anche loro- che l’abitazione dei miei genitori sarà adibita a luogo di prima accoglienza di solo donne in difficoltà o a rischio emarginazione. Tutto il direttivo ed i volontari erano presenti all’incontro. Le parti si sono impegnate, inoltre, a sostenere le attività di rilevanza sociale che tendono al contrasto dell’emarginazione e alla povertà, nonché all’affermazione della “Cultura della Legalità”, attraverso comuni azioni ed iniziative. “Promuovere l’inclusione -hanno dichiarato  Di Iacovo e Martino- in una realtà come quella di Cassano, significa lavorare per migliorare il nostro tessuto sociale e far sì che ogni persona, indipendentemente dalla propria condizione, non venga emarginata e non subisca discriminazioni e trattamenti differenti e degradanti, inoltre, non viva o lavori in luoghi separati o degradati; abbia le medesime opportunità di partecipazione e coinvolgimento nelle scelte che la riguardano.  Significa agire nei confronti delle persone, in questo caso delle donne, rendendo la nostra realtà e tutto il territorio più inclusivi, cioè capaci di dare concretezza -modificandosi in meglio, come in questo caso, quando è necessario -.

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