Aeroporto dello Stretto nel caos: Cgil ed Ugl si scagliano contro Raffa

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“…non so come, non so quando, non so neanche perché. Eppure è successo. Così, d’emblée…ed è uno sconquasso. Improvvisamente quello che c’è intorno sparisce e non ha significato alcuno: si vanifica e si disperde………”. E pensare che i soliti scellerati da tempo avevano già premonito l’attuale situazione. Veggenti? Assolutamente no. Semplicemente intelligenti. Anche se, non più di qualche settimana fa, l’oracolo provinciale, in netta antitesi con la più celebre frase, scandiva urbi et orbi, la “sostenibile leggerezza dell’avere” e cioè: l’aver oramai in tasca la concessione trentennale da ENAC. Ma forse, il presidente Raffa, tra un bicchier di vino e l’altro, gustato presso l’Enoteca provinciale aeroportuale, aveva frainteso? Ma certo, capita.  L’ENAC , caro presidente, intendeva che fra 30 anni ci rilascerà la concessione. Delle due l’una: o la percentuale esagerata di solfiti nel vino le ha fatto intravedere lucciole per lanterne o, e ce ne compiacciamo, lei recita benissimo e da giugno in poi potrebbe darsi alla carriera cinematografica. Insomma presidente Raffa, avremmo voluto occuparci e parlare di ben altro argomentando su questioni attinenti le normali vicissitudini lavorative giornaliere dei dipendenti della SoGAS, avremmo, come è giusto che fosse, legittimato ancor di più un puro, sano e sacrosanto scontro sindacale con l’azienda volto a migliorarne contrapposizioni rispettive e, come tale, accrescerne il rispetto reciproco. Purtroppo non è stato così”, scrivono in una nota Domenico Miletta e Salvatore De Lorenzo, rispettivamente rappresentanti di Cgil ed Ugl.

 “Oggi – proseguono– siamo costretti a confrontarci con l’amarissima realtà che con “profuso impegno” avete “professionalmente” costruito. Infatti, come già evidenziato più volte negli ultimi anni, le palesate incapacità della gestione Raffa hanno prodotto lo scempio attuale ed a pagare le conseguenze, come al solito, sono l’intera città, privata, a breve, di un servizio primario ed i lavoratori (circa 100 tra SoGAS SpA e SERVICE) che, già umiliati e vessati da 5 anni, dai  Porcino e Calarco di turno, vedono ora spalancarsi le porte della mobilità, preludio del licenziamento. Di seguito –aggiungono– ci pregiamo, di rivisitare una sua compiacente dichiarazione rilasciata, tempo fa, durante un’intervista presso la Provincia: “ …un apprezzamento  particolare va al management ed al presidente Porcino che ha saputo interpretare questo ruolo e naturalmente anche a noi per avere scelto delle persone capaci e qualificate per poter rilanciare questo obiettivo strategico e fondamentale per il rilancio dell’aeroporto.”  Caspita!! Ci chiediamo però: e se Porcino non avesse saputo interpretare il suo ruolo?? E se, lei presidente, avesse scelto persone poco poco meno capaci e qualificate, cosa sarebbe successo??  Non osiamo neanche immaginarlo. Meglio così, siamo stati fortunati. Comunque e nonostante tutto ci uniamo agli apprezzamenti di cui sopra esprimendo un solo umile pensiero: semmai l’attività volativa da e per l’aeroporto di Reggio Calabria dovesse, grazie ai vostri risultati, mestamente concludersi, per cortesia accomodatevi sull’ultimo aereo in partenza con biglietto di sola andata”, concludono.

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