Sgarbi: “in Calabria non c’è cosa più importante di Bronzi di Riace e Codex Purpureus Rossanensis”

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Vittorio Sgarbi gira per le vie di Rossano e viene intervistato da “Rossano il Blog” in merito alla tutela e alla promozione del grande patrimonio artistico, architettonico e culturale della città. Il famoso critico d’arte, promette che farà ritorno a Rossano quando verrò riportato in città il Codex Purpureus Rossanensis dopo il lungo periodo di restauro.

“Quale consiglio darei? Rossano rientra nella logica dei luoghi interessanti – dice subito Vittorio Sgarbidal patrimonio molto ricco, purtroppo disertata per colpa di quelli che se ne occupano. E’ una città ordinata ma sarebbe necessaria una operazione di promozione attraverso l’estate lunga, attività di rilancio, palazzi che ospitano eventi. Mi sembra che fra le città della Calabria, sia quella che ha più vocazione turistico-culturali di tutte”.

Fra le potenzialità, certamente legate al Codex. “Ecco – aggiunge – basta quello per rendere Rossano un luogo capitale essenziale, poiché ospita una delle testimonianze del passato dell’uomo più importanti. Il suo ritorno sarà un occasione da non perdere per il rilancio della città: in Calabria non c’è cosa più importante del Codex e dei Bronzi di Riace che è possibile visitare al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria”.

Sono venuto a Rossano per visitare l’azienda Amarelli, i palazzi  ed ho scoperto, a Mandatoriccio, la Torre dell’Arso, altro luogo suggestivo. Singolare – aggiunge – che resti senza la possibilità di utilizzo, col mare vicino, ma sul quale si affacciano villette figlie di una speculazione edilizia inutile e talmente brutta da far perdere l’integrità dei luoghi nei quali non si ha più voglia di andarci. Il vantaggio di Rossano è che il suo centro storico ha mantenuto quell’integrità dalla quale ripartire, tornerò quando con il Codex, magari come testimonial. Ah, dimenticavo, salutatemi Oliverio“.

Ho letto della fusione dei comuni di Rossano e Corigliano. Bene – termina il famoso critico d’arte – è, di per se, una notizia che fa parlare, perché se alcuni esempi di buon governo partono dalla Calabria, si innesta un meccanismo di attenzione e curiosità che può essere utile anche per la loro conoscenza. Favorirei l’operazione, fa capire che il comprensorio offre cose notevoli e che tende a ridurre il potere burocratico amministrativo sul quale si è costruita l’economia del meridione”.

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