Scoperta delle onde gravitazionali, protagonisti 2 scienziati reggini studenti del Liceo Scentifico da Vinci

StrettoWeb

Due studenti reggini del Liceo Scentifico da Vinci protagonisti della scoperta delle onde gravitazionali

Reggio Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci (1)C’è anche un po’ di Reggio Calabria nella storica scoperta delle onde gravitazionali: due scienziati reggini, il fisico del MIT di Boston Salvatore Vitale e la dott. ssa Maria Concetta Tringali dello staff del prof. Prodi dell’Università di Trento. I due esperti sono accomunati, oltre che dalla regginità, anche dall’aver studiato nel Liceo Scientifico Leonardo da Vinci. Entrambi giovanissimi, Tringali è nata a Melito di Porto Salvo, ha studiato al da Vinci di Reggio e poi Astrofîsica alla Sapienza di Roma, prima di specializzarsi negli USA mentre Vitale, reggino doc, ha studiato prima Bologna e poi a Parigi e Amsterdam. 

Salvatore Vitale
Salvatore Vitale

I fisici italiani hanno avuto un ruolo di primissimo piano nella scoperta delle onde gravitazionali. Non solo perché, nell’ambito dei progetti di collaborazione internazionale, il nostro Istituto di Fisica Nucleare attraverso Virgo, partecipa direttamente alla ricerca delle onde gravitazionali. Anche negli Stati Uniti nelle facility che ha osservato fisicamente le onde (LIGO), ci sono degli italiani che hanno avuto un ruolo significativo nella scoperta e nella definizione dei dati raccolti. La squadra italiana è composta, tra gli altri, proprio da Salvatore Vitale che  è al Mit di Boston. Tutti gli italiani hanno lavorato alla implementazione e al perfezionamento dell’algoritmo che permette di capire che forse siamo in presenza di un fenomeno significativo. In particolare Marco Drago è stato quello che, per primo ha visto la mail di alert che il sistema invia, proprio sulla base dei parametri definiti attraverso l’algoritmo tricolore. Le ricerche di Salvatore Vitale hanno invece permesso di comprendere e di caratterizzare i dati rilevati. È stato per merito suo se è stato possibile comprendere che si trattava di due buchi neri, di comprendere la loro massa e i tempi di propagazione dell’onda.

Dopo la scoperta, proprio Vitale ha scritto alla Dirigente del Liceo da Vinci, prof. ssa Princi. Pubblichiamo un estratto della sua lettera: 

Reggio Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci (2)Gentile Dirigente scolastico prof.ssa Princi,

Le scrivo a seguito dell’articolo apparso su StrettoWeb, a proposito del nuovo laboratorio di fisica realizzato grazie al contributo gratuito della ditta edile  “Linguardo Paolo Daniele”,  inaugurato, in presenza delle istituzioni e del fisico, prof.ssa Lucia Votano. Mi fa piacere scriverle per dire che il liceo Da Vinci di R.C., ha un legame ancora piu’ stretto con la scoperta delle onde gravitazionali. Io sono infatti membro attivo della collaborazione LIGO, ed ex studente del Da Vinci, diplomato nel 2000.

laboratorio fisica liceo da vinci lucia votano (36)Oltre che essere parte della collaborazione di LIGO, ho anche creato, da zero, uno dei due codici che ha trovato il primo segnale gravitazionale in tempo reale. Veda la citazione 73 del discovery paper (Ryan Lynch, il primo autore, e’ un mio studente qui al MIT). Piu’ dettagli sul ruolo del nostro codice (oLIB) sono dati in questo articolo e l’algoritmo stesso descritto quiMi faceva piacere metterla al corrente, spero questa possa essere una buona pubblicità per il Da Vinci, e che possa aiutare il liceo a trovare fondi, soprattutto per aiutare studenti che ne hanno bisogno, per libri o altro materiale, in questo periodo difficile.

laboratorio fisica liceo da vinci lucia votano (18)

In quanto vincitore della borsa di studio Scopelliti, a mio tempo, e proveniente da una famiglia con difficoltà, sono pienamente in grado di comprendere l’importanza di un liceo che possa aiutare i suoi studenti più possibile. Faccio eco alle parole della prof. Votano: e’ fondamentale che il Liceo (e l’Italia, anche se ormai mi sono rassegnato…) punti sulla scienza, fisica e matematica. Spero il nuovo laboratorio possa essere un trampolino di lancio per le nuove generazioni di studenti. Lo stesso e’ vero per l’informatica. La lingua del futuro è il C, o il python, o Java, non il cinese o l’inglese…… Nel concludere, le sarei grato se potesse girare questa email alla professoressa Maria Vazzana, mia insegnante di matematica e fisica, alla prof. Luciana Calabro’ mia insegnante di storia e filosofia. Sono certo si ricorderanno di me, e spero siano contente…….  anche a lei un caro saluto…….

Buon lavoro

Salvatore Vitale (ex studente del liceo da Vinci di R.C)

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