Reti d’impresa e mercato estero, Confindustria Reggio visita due aziende associate

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confindustria reggio su porto gioia tauro  (3)La creazione di reti d’impresa per accedere alla programmazione comunitaria e l’espansione nei mercati esteri. Questi i percorsi illustrati e trattati da Confindustria Reggio Calabria in occasione della visita a due aziende neo associate della provincia. Il presidente dell’associazione degli industriali reggini, Andrea Cuzzocrea, e quello della sezione Agroalimentare, Giuseppe Quattrone, hanno intrapreso un minitour in due realtà diverse, eccellenze del panorama industriale del territorio. Prima tappa alla “Salumi Benedetto s.r.l.”, azienda nata nel 2008 e particolarmente attiva nella filiera del suino nero autoctono e nella produzione di insaccati di alta qualità. Nel corso della visita allo stabilimento, situato nella zona industriale di Campo Calabro, l’imprenditore Armando Benedetto ha illustrato i processi di lavorazione delle carni nei quali vengono coniugati innovazione tecnologica e sapienza artigianale: dai processi di asciugatura e stagionatura, passando alla selezione iniziale alla lavorazione della carne, fino allo spazio per la commercializzazione dei prodotti finiti. La struttura è dotata inoltre di un sistema di risparmio energetico, definito “sistema di recupero di calore” con il quale vengono ampiamente soddisfatte tutte le necessità termiche dell’impianto di asciugatura dei salumi, senza apporti di calore di altro tipo. Durante il colloquio, l’imprenditore, il presidente di Confindustria Reggio Calabria e il responsabile della sezione Agroalimentare hanno posto l’accento sulla necessità di creare una sinergia tra le aziende locali. In questo senso, Cuzzocrea ha annunciato che il 3 marzo, in un evento pubblico, sarà presentata Itinerary Italy, piattaforma web in grado di “fare sistema”, mettendo in rete tutte le attività commerciali del territorio reggino. Benedetto ha indicato i temporary shop e soprattutto il dinamico e moderno metodo di ristorazione dello street food, come opportunità da sfruttare per le imprese dell’agroalimentare. Successivamente, Cuzzocrea e Quattrone si sono recati nel quartiere di Gallico, a Reggio Calabria, in visita ad “Agrumaria Reggina s.r.l.”. L’azienda fondata da Francesco Chirico è specializzata nella produzione di succhi d’arancia e di agrumi ed opera sul mercato estero, in diversi continenti. Ad Algeri ha stabilito uno degli uffici commerciali e presto un’altra sede sarà aperta a Teheran, capitale dell’Iran, dove verrà lanciato uno dei prodotti. Recentemente, Agrumaria ha partecipato alla missione organizzata da Confindustria in Iran, paese con il quale l’azienda ha già stretto rapporti commerciali. La produzione di “Agrumaria” è destinata prevalentemente all’esportazione verso l’estero. Altresì, si tratta di una delle poche aziende del Mezzogiorno d’Italia a ricorrere al mini bond, una forma alternativa di accesso al credito. “E’ segno di un’azienda finanziariamente strutturata, patrimonializzata, con bilanci certificati”, ha commentato il presidente Cuzzocrea. “Abbiamo invitato gli imprenditori – ha proseguito il numero uno degli Industriali reggini – a utilizzare molto di più la nostra associazione, dal punto di vista delle relazioni che essa può offrire. Le nostre sezioni regionali possono dare un supporto in termini anche di accesso ai bandi della programmazione comunitaria. E’ importante – ha aggiunto Cuzzocrea – che loro portino le loro proposte e siano protagonisti di una sinergia con le altre aziende”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della sezione Agrolimentare di Confindustria Reggio, Quattrone. “Abbiamo visitato due aziende con declinazioni diverse, alle quali Confindustria offre gli strumenti tipici dell’associazione. Puntiamo a creare due percorsi: quello relativo all’aggregazione e quindi alla creazione di reti d’impresa per sfruttare le sinergie interaziendali che possono nascere al recepimento delle nuove direttive sui finanziamenti europei che ormai non si rivolgono alla singola azienda, ma ai progetti di imprese. E poi, quello inerente all’internazionalizzazione e – ha concluso Quattrone – allo dei sviluppo dei mercati esteri”.

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