Reggio, Tripodi (PCdi): “Falcomatà ha tradito”

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“La formale decisione assunta dall’amministrazione comunale di Reggio Calabria di costituire, attraverso la fusione di REGES e RECASI, l’ennesimo nuovo carrozzone societario che gestirà i tributi e i servizi informatici cittadini rappresenta inequivocabilmente l’ennesimo pesante tradimento dei formali impegni che il sindaco Giuseppe Falcomatà aveva pubblicamente assunto durante la campagna elettorale. Infatti, come noto, il sindaco aveva reiteratamente dichiarato di voler chiudere le società miste in maniera tale da mandare definitivamente in soffitta la triste e vergognosa stagione del “modello Reggio” che tanti danni ha prodotto a Reggio e ai reggini. Invece, incredibilmente, in modo assurdo e ingiustificabile, la giunta Falcomatà ha addirittura pagato fior di quattrini della collettività per acquistare le quote del socio privato della REGES che, così, oggi è interamente diventata di proprietà comunale. Una scelta assurda che non ha alcuna logica economico-finanziaria. Ma, in questa triste vicenda, nulla è accaduto per caso”, scrive in una nota Ivan Tripodi, segretario cittadino del PCdi. “In tal senso – prosegue– ricordiamo che la giunta Falcomatà, già nei mesi scorsi, aveva vergognosamente prorogato il decennale contratto di servizio-capestro della REGES, scaduto ad ottobre, provocando un’altra enorme ferita all’incolpevole collettività massacrata dal sistema utilizzato dalla REGES. Quel contratto di servizio, avallato e fatto proprio, quindi, anche dal sindaco Falcomatà e dalla sua deludente amministrazione, prevede aggi e commissioni stratosferici, a favore della REGES e a scapito dei tartassati contribuenti, pari a oltre il 22%, quindi decisamente fuori da ogni logica di mercato: sarebbe opportuno un autorevole “approfondimento” anche da parte della Corte dei Conti che, ovviamente –aggiunge– sarà dettagliatamente informata della questione. Inoltre, proprio sulla REGES la giunta Falcomatà ha raggiunto la sua apoteosi di incoerenza amministrativa evidenziando un’assoluta mancanza di qualsivoglia concreto elemento di svolta o di discontinuità. Infatti, qualche mese fa è stato confermato nel CdA della REGES, con l’incarico di consigliere delegato, il dott. Serafino Nucera, presidente uscente della stessa, nonché ex presidente della RECASI ed ex consigliere della Leonia sempre nominato dalle giunte di centrodestra di Scopelliti prima e di Arena poi; il soggetto in questione, fra l’altro, costerà alla collettività ben 25.000 euro l’anno quale lauta indennità per la carica assegnatagli dal sindaco Falcomatà che in questo caso si è rivelato anche riciclatore degli uomini della destra reggina. Tutta questa vicenda segnala, con sempre maggiore e palese chiarezza, l’inconsistenza amministrativa della giunta Falcomatà che si dimostra lontana dalle reali esigenze della città. Invece –ribadisce– di mantenere in vita la REGES si doveva ritornare alla gestione diretta, da parte del comune di Reggio, di tutti i servizi tributari, informatici e non solo, in maniera da tagliare l’aggio di oltre il 22%, regalato alla REGES, che in questi anni è costato lacrime e sangue agli incolpevoli cittadini reggini. Tutto ciò poteva portare ad una forte e tangibile riduzione delle tasse e dei tributi che stanno letteralmente strozzando i cittadini. Tasse e tributi salatissimi a fronte di servizi carenti o, nel caso dell’acqua, assolutamente e vergognosamente inesistenti. Ecco perché la giunta Falcomatà è assolutamente inadatta e inadeguata per gestire e guidare una città al collasso, condizione nella quale oggi, purtroppo, drammaticamente si trova Reggio Calabria”, conclude.

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