Il pesce drago di mare (Chauliodus sloani) dal corpo allungato e scuro quasi nero argentato sottolineato dai numerosi fotofori, è noto per la propria strategia predatoria affidata alle larghe fauci che si aprono come quella di un serpente terrestre, ha una serie di lunghi affilati sottili denti posti al di fuori delle fauci stesse. Usa un lungo filamento, prolungamento di un raggio della pinna dorsale, sempre luminescente, che agita davanti alla bocca come una canna da pesca per attirare altri pesci. Il pesce vipera di mare (Stomias boa) molto simile al precedente nella forma del corpo che è scuro, allungato con file di fotofori, porta sotto il mento un corto bargiglio con all’estremità il fotoforo luminescente che usa come esca per le sue prede che possono essere più grandi dello stesso corpo di questo pesce. Il pesce batofilo nero (Batophilus nigerrimus), dal corpo scuro e allungato per 10 – 15 cm, ha il filamento col fotoforo sotto la bocca. Il gruppo dei diversi pesci Mictofidi o pesci lanterna per la presenza sul loro corpo dei fotofori sono genericamente denominati dai pescatori diavulicchi per il loro luccicare quando di notte risalgono dalle profondità in superficie, ma molte altre specie si ritrovano sulla Spiaggia degli Abissi. Dalle profondità del Mediterraneo, con il trasporto della corrente marina, arriva spiaggiando, il plancton costituito da gamberetti, larve di crostacei, idrozoi, e altri gruppi di invertebrati marini che nell’insieme vanno a costituire il krill cioè il secondo livello della catena alimentare marina, fonte di nutrimento degli organismi più grandi, dai coralli ai piccoli pesci. Tale fenomeno naturale è collegato alle forti correnti marine di questo periodo che riflettono i movimenti planetari, in particolare la rotazione della Terra e l’attrazione della Luna sui mari. A tale fenomeno è conseguente quello della Spiaggia Blu: le forti correnti concentrano su questa Spiaggia degli Abissi le “barchette di San Pietro” di un colore blu intenso che per la loro numerosissima presenza coprono buona parte della fascia costiera tra Punta Pezzo e Cannitello. Il nome scientifico di questi organismi pelagici simili alle meduse è Velella velella perché hanno la forma di una piccola vela e interagiscono con un mollusco pelagico (Janthina pallida) in modo singolare. Questi fenomeni naturali (le correnti, un pesce abissale, e le barchette di San Pietro), hanno ispirato la rappresentazione di Miti e sono storicamente (VI sec. a.C.), in forma allegorica, descritti già nell’opera poemica dell’Odissea (libro XII).
Il programma nel giorno dell’Abyss Day (9 Marzo 2016 ore 9,00 – 12,00 presso la “Spiaggia degli Abissi” sul Lungomare fra Punta Pezzo e Cannitello a nord di Villa San Giovanni), prevede:
• Collocazione di due Targhe:
1a Targa Cannitello <La Spiaggia degli Abissi>;
2a Targa Punta Pezzo <Il Mito di Cariddi> a cura dell’Amministrazione Comune di Villa San Giovanni e dell’Assessore con delega al Turismo Dr. Giovanni Siclari;
• H 8,00 – 9,00: escursione estemporanea sulla “Spiaggia degli Abissi” di Pezzo-Cannitello per l’osservazione dell’evento naturale “Abyss Day 2016”: lo spiaggiamento della Biodiversità marina abissale dell’Area dello Stretto (partecipazione libera; prevista da parte dei soci TCI, rappresentanti Associazione, studenti);
• H 9,00 – 10,00: raduno presso la chiesa di Cannitello – Commenti all’escursione e compendio esplicativo all’Abyss Day guidato dal dr. Angelo Vazzana;
• H 10,00 – 11,00: Conferenza <Valorizzazione turistica-naturalistica della Spiaggia degli Abissi> con intervento e presentazione multimediale del dr. Angelo Vazzana; interventi programmati dei rappresentanti dell’Amministrazione Comune di Villa San Giovanni e del delegato territoriale del TCI – RC;
• H 11,00 – 11,30: passeggiata lungomare e raduno presso la chiesa di Pezzo-Faro per assistere alla visione delle più spettacolari manifestazioni delle correnti dello Stretto di Skylla e Cariddi.
Analoga manifestazione del 9 marzo 2016 è stata suggerita e prevista a Messina-Ganzirri a cura dello Assessore alla Cultura del Comune di Messina (prof. Tonino Perna).