Messina, presunto caso di malasanità: 2 giorni per scoprire un’emorragia cerebrale

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La denuncia in Procura dei parenti della vittima. Si attende il verdetto dell’autopsia

tribunale messinaUn esposto in Procura per appurare se vi siano state omissioni o diagnosi sbagliate: l’ultimo caso di presunta malasanità è stato portato innanzi all’attenzione della magistratura messinese nel fine settimana. Salvatore Pino, 59 anni, è morto fra venerdì e sabato, dopo aver accusato un malore a inizio mese nei pressi di una fermata dell’autobus. L’uomo, giorno 1, fu soccorso da un’ambulanza che lo trasferì all’Ospedale Piemonte, laddove i violenti spasmi e la lancinante emicrania furono accompagnati da continui conati di vomito. Secondo quanto riportato dai familiari, perfino la facoltà di parola in quelle ore sarebbe risultata compromessa. Trasportato al Policlinico il  mattino seguente per essere sottoposto a Tac, l’uomo risultò affetto da una grave emorragia cerebrale in corso. A quel punto venne organizzato il trasferimento d’urgenza alla Neurochirurgia del Papardo, ma dopo un’operazione complicata e 11 giorni di coma Pino si è spento mestamente nel dolore dei suoi familiari. Adesso spetterà alla magistratura far luce sul caso, vagliando gli elementi portati in giudizio dai parenti e aspettando il referto dell’esame autoptico sulla salma. L’Azienda Ospedaliera Papardo, intanto, ha reso noto che è stata attivata una procedura d’indagine interna per valutare il percorso clinico del paziente.

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