Le donne di Reggio Futura: “dall’assessore Quattrone ci saremmo aspettate maggiore serenità e pacatezza”

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“Dall’Assessore comunale Agata Quattrone ci saremmo aspettate maggiore serenità e pacatezza, condizioni essenziali ed idonee a spiegare una vicenda spinosa e delicata che interessa tutta la comunità reggina. Dalla nota stampa, diramata ieri sera dall’assessore invece, rileviamo toni e considerazioni esasperate, evidenti falsità giocate sul ricorrente leitmotiv che vorrebbe addebitare ogni cosa al passato; è notorio come le ingenti risorse del Piano Mobilita, come quelle del Decreto Reggio, siano andate in fumo per colpa di chi amministra la città dal commissariamento ad oggi”, scrivono in una nota le donne di Reggio Futura. “Un atteggiamento, purtroppo –proseguono– tipico del suo sponsor politico, quasi un marchio di fabbrica di un modo di fare politica logoro basato su dinamiche che non hanno prodotto alcun risultato per Reggio sia nella decennale attività comunale che a livello regionale con la sinistra al potere. Consigliamo all’Assessore Quattrone di non limitare la sua attività a quella di mera firmataria di “veline” del suo mentore, perché questo rappresenterebbe per Lei un vicolo cieco, una strada che la porterebbe ad avere tutto il mondo contro, a bruciare “interlocuzioni” e piombare in un irreversibile emarginazione politica. Suggeriamo all’Assessore – aggiungono– di prendere le distanze da quella logica che, in passato, ha visto emergere un esasperato approccio conflittuale e una maniacale ricerca di un nemico, anteponendo, così, torbidi interessi personale agli interessi della città. Come Donne impegnate in Politica auspicheremmo un impegno per la nostra terra, di tutela generosa delle risorse a favore dei professionisti che operano quotidianamente tra mille difficoltà e che sentono sulla loro pelle il prezzo di una città in ginocchio. Non si può pensare ad una architettura politico amministrativa finalizzata a privilegiare le potenti lobby delle società di progettazione che vada contro i principi di correttezza e trasparenza, attribuendo loro risorse economiche ed opportunità professionali di tale importanza”, concludono.

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