Barcellona P.G., auto dell’esperto incendiata: il minore si difende. Le telecamere lo incastrano?

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Il sedicenne accusato del rogo ha offerto la sua versione dei fatti alle autorità, negando ogni addebito. Le prove contro di lui, però, sarebbero solide

Il sedicenne fermato dalle autorità per aver appiccato l’incendio che ha devastato l’auto di Roberta Macrì, esperta del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, ha negato ogni addebito, accusando il buttafuori della serata carnevalesca di aver usato la mano pesante nei suoi confronti, strattonandolo e malmenandolo all’ingresso del palatenda. La posizione giudiziaria del minore è ancora controversa. Secondo quanto trapela dagli ambienti investigativi, infatti, ci sarebbero testimonianze di presenti e immagini della videosorveglianza ad inchiodarlo: decisivo, in tal senso, sarebbe l’apporto delle riprese tratte dalle telecamere del vicino distributore di benzina, laddove il ragazzo si sarebbe rifornito con l’ausilio di una tanica impiegata poi per l’insano gesto.

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