A Reggio il concerto de “Il Parto delle Nuvole Pesanti”

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Prosegue “Terre di Musica” il tour de Il Parto delle Nuvole Pesanti che, iniziato nel 2015 dopo il progetto culturale realizzato dalla band sui beni confiscati alla mafia, continuerà a toccare diverse città italiane anche nel 2016, a partire dal mese di febbraio. Il 21 febbraio, al Centro Jolly, via C. Battisti 17, Rolo (RE), ci sarà la presentazione del libro “Terre di Musica”. Stesso incontro si svolgerà l’1 marzo, presso l’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, con la partecipazione del magistrato Nicola Gratteri. Il 5 marzo al Music FreedomDay di Bologna, ci sarà l’incontro annuale tra musicisti, associazioni ed enti per la libertà di espressione in campo musicale. All’appuntamento parteciperàSalvatore De Siena, leader e voce del gruppo. L’11 marzo, presso il Cinema Palazzo di Roma verrà proiettato il film/documentario “Terre di Musica”. All’incontro che ne seguirà parteciperanno anche alcuni musicisti della band per concludere l’evento con qualche brano live in acustico. L’8 aprile presso il polo universitario a Firenze, ci saranno la proiezione del film, e a seguire il reading teatrale. Il 29 aprile, invece, presso il Centro del festival internazionale Sete Sois Sete Luas in viale Piaggio, a Pontedera (PI), Il Parto delle Nuvole Pesanti sarà in concerto a partire dalle 22.00. Il 27 maggio, in occasione della Giornata della Legalità, il Parto sarà a Minerbio (BO) per la proiezione del film. Da poco è uscito il nuovo videoclip de Il Parto delle Nuvole Pesanti “La Nave dei veleni”, il cui brano, ispirato al libro Navi a perdere di Carlo Lucarelli, è inserito nell’ultimo album “Che aria tira”. (Ala Bianca/Warner). “La Nave dei veleni” prende spunto da un fatto di cronaca accaduto qualche anno fa in Calabria, quello relativo al ritrovamento sulla spiaggia di Cetraro (CS). La canzone affronta così il tema dell’affondamento nel Mediterraneo di navi contenenti rifiuti tossici e radioattivi. Il videoclip, diretto da Angelo Resta, che vede la partecipazione straordinario di Carlo Lucarelli, pur rispettando il filo narrativo della canzone cerca di ampliarne e approfondire il significato, arrivando a lanciare un’accusa precisa contro l’uomo contemporaneo complice di questa deriva. La “Nave dei veleni” rappresenta non solo la metafora dell’avvelenamento del mare o dell’ambiente, non solo il patto scellerato di mafia, politica ed imprenditoria, ma anche il simbolo del degrado sociale che tocca ciascuno di noi.

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